Coraggio, altri 180 minuti e sarà finita…

11.05.2024
20:55
Bruno Galvan
12 minuti in linea con i 3.240 precedenti di campionato. Il Napoli tiene fede al copione che ha scelto di interpretare dalla prima giornata di campionato. Calzona urla, si sbraccia mentre Thiago Motta, con una squadra che gioca con il joistick, sbatte pugni e quasi si mangerebbe i suoi ad ogni contrasto perso. L’approccio di gara è l’ennesimo schiaffo dato al popolo del Maradona che,  dopo un quarto d’ora di silenzio, ha comunque sostenuto una squadra da resettare. Le due prime gioie in campionato di Ndoye e Posch rispecchiano l’andazzo.

La reazione, se così vogliamo definirla, di inizio secondo tempo non può bastare. Da Calzona ci saremmo aspettato più coraggio con qualche cambio immediato, senza guardare in faccia a nessuno. Tenere fuori Ngonge, in un contesto così piatto e con la testa altrove, è una scelta che non si riesce a capire. Il belga, ogni volta che è entrato in campo, ha dato la scossa creando sempre qualcosa di pericoloso e fuori gli schemi. Calzona non è riuscito a dare un’impronta alla squadra. Ha fallito così come i suoi predecessori. L’allenatore, nella sua prima conferenza stampa, dichiarò: “Se non riuscirò a dare un’identità, avrò fallito”. I numeri condannato il tecnico calabrese senza se e senza ma.

Sarebbe curioso capire cosa sia passato in mente a Thiago Motta il quale, lo scorso anno, fu contattato da De Laurentiis che gli avrebbe detto, secondo i ben informati, “Ma non ti basto io?”alla richiesta del tecnico su quale fosse il progetto post scudetto. Magari Thiago, guardando le macerie azzurre, avrà capito di essersi scampato una stagione da lacrime e sangue. Le facce di De Laurentiis in tribuna e di Kvara seduto in panchina dicono tutto. Guardiamo però al lato positivo, tra 180 minuti sarà finita questa annata balorda. Coraggio, manca poco ormai...

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