Da Ivan a Ivan: il compaesano di Perisic può sostituire lo 'zoppo'. E già conosce Napoli...

05.12.2014
13:00
Redazione

di Claudio Russo – twitter:@claudioruss

Da Ivan a Ivan, quando a cambiare è soltanto una parte del cognome. Giocassimo a Mastermind, diremmo che quattro lettere su sette sono giuste e, soprattutto, sono nella posizione giusta.

Da Ivan Perišic a Ivan Strinic, da un esterno offensivo ad uno difensivo. Però restiamo sempre sulla fascia sinistra, ed il caso vuole che si rimanga non solo in Croazia, ma soprattutto a Spalato. E si, perchè a distanziarli potrebbero essere pochi chilometri, ma sempre all'interno della cittadina croata che ha dato i natali al tennista Mario Ančic, alla saltatrice in alto Blanka Vlašic e alla 'croatian sensation' del basket anni '90, al secolo Toni Kukoč. Tutti compaesani, insomma.

Entrambi di Spalato, entrambi nati negli anni '80 (Perisic è del 1989, Strinic del 1987), entrambi legati al Napoli in un certo senso. Perišic, fino all'accelerata decisiva del club azzurro per Manolo Gabbiadini della Sampdoria, era l'obiettivo primario per sostituire Lorenzo Insigne: tremendamente concreto sulla fascia esterna, destra o sinistra non fa differenza, ma purtroppo bloccato da un Wolfsburg voglioso di Champions e dal portafoglio con una base sicura della Volkswagen. E a nulla son valsi gli ammiccamenti di Tonci Martic, il suo agente, nei confronti della maglia azzurra.

Strinic, invece, è l'ultima suggestione per la fascia sinistra in difesa: Camilo Zuniga è stato azzoppato un'altra volta dal suo ginocchio, Faouzi Ghoulam partirà per la Coppa d'Africa tra un mese e nella peggiore delle ipotesi tornerà agli inizi di febbraio, Miguel Britos non ha offerto nelle ultime prove le garanzie necessarie per esser titolare. Allora, serve un rinforzo.

Contratto in scadenza tra 26 giorni, il 31 dicembre, con il Dnipro Dnipropetrovsk. Vecchia conoscenza del Napoli, dato che il croato venne a giocare al San Paolo in Europa League prima di cadere sotto il leggendario poker di Edinson Cavani. Piede sinistro potente, ma anche tanto fisico visto i suoi 186 centimetri d'altezza. 

Analogie con Ivan Perisic? Entrambi sono cresciuti lontano da casa: uno al Sochaux prima di partire per il Belgio (Roeselare e Club Bruges), l'altro nelle riserve del Le Mans, prima di tornare in patria, al NK Hrvatski Dragovoljac, e a casa, all'Hajduk che ha svezzato anche Josip Radosevic. E stessa agenzia di Perišic, quella StarFactory che gestisce anche M'Poku e Meunier.

Non avrebbe trovato l'accordo per rinnovare con il Dnipro, eppure in questa stagione già 16 presenze tra Europa League, Prem'er-Liha e Kubok Ukraïny. In più 33 presenze con la maglia della Croazia con cui ha giocato l'Europeo 2012. A favorire un suo possibile arrivo al Napoli, ovviamente, anche il passaporto croato che, da un paio d'anni, è comunitario e non incide sui posti riservati agli extra. Chissà se Rafa Benitez e lo scouting, che già conoscono il calciatore, diranno sì. Chissà se il Napoli riuscirà a metter le mani su un calciatore di Spalato. Radosevic sì, Perišic no, Strinic...?

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