Dalle certezze Inler e Quagliarella ai carneadi Pavon, Lopez e Pineda: quello stretto legame di mercato che lega Napoli e Udinese da 17 anni!

20.09.2014
19:00
Redazione

di Claudio Russo – twitter: @claudioruss

In 17 anni le porte sono diventate girevoli, più che scorrevoli. Uno esce, un altro entra. Non esiste un'autostrada diretta che leghi Napoli e Udine, ma un legame di mercato tra la SSC Napoli e l'Udinese c'è eccome. Ed è forte. 

Negli ultimi 17 anni sono tantissimi i calciatori che le due squadre si sono scambiati, ad aprire le danze fu Fabio Rossitto, che nel 1997-98 da Udine scese a Napoli assieme al difensore Raffaele Sergio. Mauricio Pineda, indimenticabile (eufemismo, sia chiaro) esterno sinistro argentino venne a 'rinforzare' il Napoli nella sessione estiva del calciomercato 2000-01, assieme a tanti altri carneadi (Afolabi, Paquito...meglio fermarsi qui). Dopo una sola stagione, Pineda venne rimandato senza troppi rimpianti a Udine, e al suo posto arrivò Fabio Cesar Montezine: buon sinistro brasiliano, vivace giocatore offensivo che, adesso, gioca per la nazionale del Qatar. Altri due carneadi, pochi mesi dopo, arriveranno tra le fila azzurre: il difensore spagnolo Esteban Lopez (chi?) e l'attaccante honduregno (!) Carlos Pavon. Due fallimenti in piena regola. Così come Gonzalo Caicedo Martinez, colombiano antesignano di Zuniga che arrivò nel 2002-03 nell'ambito della trattativa che portò Marek Jankulovski all'Udinese.

Porte girevoli, dicevamo prima. Tempo 12 mesi e Martinez viene rispedito al nord, al suo posto arriva l'onesto difensore centrale Marco Zamboni. E l'anno del fallimento: non di Zamboni, ma dell'intero Napoli. E' il 2003-04. Fallisce il Napoli, non fallisce il legame di mercato con l'Udinese. Arriva Pierpaolo Marino per creare il Napoli di De Laurentiis, e al tempo stesso due calciatori dal Friuli: Roberto Sosa, questo sì indimenticabile per i tifosi, e Robson Machado Toledo, razzente ala brasiliana che i più ricordano solo perchè, nel videogioco Football Manager 2003/04, diventava inspiegabilmente fortissimo. Il prestito di Toledo, per la cronaca, terminerà a gennaio e al suo posto arriverà il portiere belga Olivier Renard (che durerà fino al giugno 2005).

Un paio di stagioni in ghiaccio, senza trasferimenti da una parte e dall'altra, fino all'estate del 2008 che vede Maurizio Domizzi trasferirsi in comproprietà all'Udinese, dove rimarrà anche a titolo definitivo l'anno dopo. Al tempo stesso ci sarà il primo grande colpo da Udine a Napoli: Fabio Quagliarella, costato 18 milioni di euro. Gli stessi che saranno pagati per Gokhan Inler due anni dopo, inframezzati dalla cessione, sempre in comproprietà, di German Denis. Arriviamo al 2012-13, sessione invernale: Pablo Armero, l'ultimo a scendere dal Friuli a Napoli (e viceversa, la scorsa estate), in prestito con riscatto della metà. Assieme a lui anche due operazioni minori come Andrea Mazzarani (in comproprietà, poi mandato in prestito al Modena) e Miguel Medina per cui ci fu un gentlemen's agreement riguardante il suo prezioso passaporto extracomunitario (il paraguaiano fu lasciato in prestito all'Udinese).

Una formazione di ben 19 giocatori nel giro di 17 anni, senza contare poi chi ha vestito sia la maglia del Napoli che quella dell'Udinese in annate però non consecutive. Legame forte, fortissimo, quello sul mercato tra le due società. Le uniche che hanno fatto risultare i bilanci in attivo, in vista della sfida di domani.

FORMAZIONE IDEALE (grafico a cura di Giuseppe Cautiero) - Renard; Martinez, Zamboni, Domizzi, Armero; Inler, Montezine, Jankulovski; Denis, Quagliarella, Sosa. In panchina: Pineda, Sergio, Rossitto, Pavon, Lopez, Mazzarani, Medina, Toledo 

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Fonte : di Claudio Russo
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