De Laurentiis: "Contestate me, ma lasciate in pace Sarri e seguiteci in tv! L'entusiasmo non c'entra se c'è amore. La verità sul mercato e Soriano. A chi dice che sono romano..."
Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli prima del vertice di ieri in Prefettura ha parlato ai microfoni di JulieItalia. Ecco l'intervento integrale evidenziato da CalcioNapoli24.it: "Idee? Io porto sempre idee, ma le idee sono idee, i fatti sono un'altra cosa e diamo il tempo al tempo affinchè le idee di qualcun altro e le mie si 'crossino'. Non mi sembra che questa città stia vivendo un presente molto roseo, ci sono delle priorità. Le parole di Rosy Bindi? Ma perchè è una specialista del caso? Non lo so. In politica secondo me non ci sono specialisti, non faccio accuse, ma non mi sembra che questo paese abbia dato. Non si può pretendere da questo Governo che faccia subito quello che non ha fatto quello in precedenza, ma non per colpa di Berlusconi, ma per colpa di tutti quanti negli ultimi 60 anni ma anche di più perchè lo sbarco in Sicilia fu fatto grazie all'aiuto di 'Lucky' Luciano.
Stadi più sicuri? Dipendono soltanto da Alfano, non dalla società, che non ha nemmeno lo stadio in gestione. C'è qualcosa che mi puzza, c'è un'omertà su questo aspetto. Perchè non lo vuole fare? Ha paura di perdere voti? Perchè Renzi non dice basta e finiamola? La società ha una convenzione attraverso la quale il Comune, che è il proprietario dello stadio, consegna l'impianto il giorno stesso dell'evento qualche ora prima. Durante la settimana lo stadio è terra di nessuno, essendo terra di nessuno la società non ha alcun tipo di responsabilità per quanto possa accadere. Mi dispiace che sia il Prefetto, sia il Questore, sia il Miniestero degli Interni, non l'abbiano mai voluto capire per ignoranza. In Italia si è molto superficiali. Se io debbo fare qualche cosa, me la studio quella cosa, e cerco di fare meno errori possibili. E' possibile che io che ho visto negli ultimi anni avvicendarsi 5 ministri degli Interni, si è stati penalizzati invece di curare e risolvere il problema alla base.
Non si capisce perchè quando ci sono le elezioni il 50% rimanga a casa, perchè se rimango a casa non cambieranno mai le cose. Quest'ultimo Governo sta cercando di fare di più rispetto a quello precedente, ma ha delle priorità. Il calcio forse non è una priorità. Sbagliano, perchè il calcio è lo sport più popolare che coinvolge tutti. Quelli che rimangono a casa e quelli che vanno allo stadio dove, ahimè, dovrebbero andarci ma non ci vengono i bambini e le famiglie. Dal vivo è uno spettacolo che può fa germogliare il seme del tifo sano. Perchè non si ascolta il Magistrato Cantone che vuole mettere un pò di ordine?
Prima vittoria di Sarri? La vorrei vedere sempre, sapesse io quanto soffro... Scegliere un allenatore non è facile, fare il gioco della Torre è semplice per chi lo fa e lo pratica. Secondo me gli uomini vanno valutati per quello che sono attraverso alcune considerazioni che non tutti hanno potuto fare. Oggi come oggi dico che Sarri ha ancora molto da esprimere e lavorare.
Mercato: "Mi fa soltanto sorridere quando si dice il mercato non è stato fatto. Noi abbiamo cambiato ben 7 giocatori. Il mercato è stato fatto, se poi uno offre 28 milioni a Romagnoli o 14 alla Samp per il signor Soriano, che soltanto a dieci minuti dal mercato si è deciso di venire forse perchè non essendoci stato tempo pensava che sarebbe stato un modo di sottrarsi, speriamo di no, l'ho conosciuto e mi sta simpatico, le nostre prove le abbiamo fatte. La Juve ha cambiato e purtroppo non si può ottenere tutto e subito".
Maradona? Ho letto quello che lui ha detto. E' il primo grande personaggio mai esistito nel calcio, unico, più forte di Pelè. E' molto di più di un'icona. Soltanto che lui sta a Dubai e fa delle affermazioni che hanno del sensazionalismo, come se fossero dei copyline come se fossero fatte per colpire tipo quando si butta un sasso nello stagno per fare cerchi concentrici. Maradona non conosce più la realtà di Napoli, le sue considerazioni sono fatte da lontano. Vorrei ricordare a Maradona che in una città così difficile noi siamo andati in un crescendo costante, che non significa vincere solo qualche coppa ma significa anche rafforzare una società in una società civile decrescente. Mentre il Napoli sta crescendo ininterrottamente dal fallimento di circa 11 anni fa, la società civile di Napoli è decrescente perchè questa società civile di Napoli a me non ha offerto nulla. Basti pensare che allo stadio, dove sottolineo io sono un ospite, non sono mai stati fatti dei lavori se non con grande fatica se non anticipati dal sottoscritto al quale non sono mai stati restituiti i soldi.
Zuniga: "Secondo me è giunto anche il momento di smetterla di parlarne in maniera astratta e oserei dire distratta, perchè soltanto i medici possono parlare. Zuniga è un signore che ha avuto alti e bassi, come può capitare nella vita di tanti campioni, e anche dei problemi al ginocchio, che abbiamo operato un paio di volte, e ovviamente sta riprendendo via via la forma migliore. Ha fatto la Coppa America quest'anno, poi quando si ritorna sul campo e c'è un allenatore nuovo vuole quelli più freschi, i calciatori più pronti, quelli che gli danno più tranquillità psicologica. Perchè se alla pressione di una piazza come Napoli si aggiunge anche la non tranquillità psicologica è capace che da 300 sigarette al giorno uno ne passi a 600 e alla fine gli può prendere anche il coccolone".
Appello ai tifosi: "Bisogna portare il massimo rispetto, però io dico: guardateci in tv se non volete venire allo stadio a spendere i vostri soldi. L'entusiasmo o ce l'hanno o non ce l'hanno. Se uno è innamorato della moglie non è che dice stasera non ho entusiasmo. O è innamorato o non lo è. A me fa molto ridere, se si vince andiamo tutti allo stadio se non si vince. E' nei momenti delicati, non nei momenti di difficoltà perchè io non mi ritengo in difficoltà, dove c'è il passaggio di testimone che bisogna stare vicino non al Presidente, che contestelo fate quello che volete fare, divertitevi perchè ho spalle grosse, ma cercate di stare vicino ai giocatori e all'allenatore. Io sono innamorato della napoletaneità, quando verrete nel mio uffico e vedrete la cartolina 'Aurelio De Laurentiis pasta di lusso Torre Annunziata' capirete molte cose. Quando mi dicono che sono di Roma ma non napoletano mi viene da sorridere".