Paulo Sousa
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Cosa c'entra Paulo Sousa con il 4-3-3: ADL folgorato come quel famoso Empoli-Napoli?

12.06.2023
10:50
Bruno Galvan

Il presidente Aurelio de Laurentiis ha ribadito più volte che il casting allenatore si basa sul modulo 4-3-3. Paulo Sousa ha una dote tattica particolare.

Calcio Napoli - Leggendo tra le righe sulla vicenda Paulo Sousa non può che venire in mente ciò che accadde con Maurizio Sarri quando era all'Empoli. Cosa vogliamo dire? De Laurentiis rimase folgorato da Maurizio nel match in cui il suo Napoli (in panchina c'era Rafa Benitez) venne praticamente centrifugato dalla squadra toscana subendo una vera e propria lezione di calcio. Fu in quel frangente che, nella testa del presidente, il nome di Sarri non uscì praticamente più. Il resto della storia è cosa nota a tutti. Chissà che la stessa cosa non sia accaduta guardando la personalità con cui la Salernitana di Paulo Sousa è venuta al Maradona dove non accettò in alcun modo di essere la vittima sacrificale. Magari quella prova di tenacia, ed anche di spessore tattico elevato, potrebbe aver fatto breccia in ADL proprio come quel famoso Empoli-Napoli.

Paulo Sousa
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Nell'avvio di questo casting per la panchina, il presidente del Napoli ha sempre preso come riferimento il 4-3-3. Come abbiamo detto già nei giorni scorsi, questa prerogativa presidenziale va un po' in contrasto con il pensiero che ha sempre avuto lo stesso de Laurentiis il quale predilige molto gli allenatori non legati ad un solo spartito tattico ed anche in grado di sfruttare al meglio tutta la rosa a disposizione. La storia tattica di Paulo Sousa ci dice che lo schema più utilizzato in carriera resta il 3-4-2-1, ma andando a spulciare il passato del trainer portoghese balza subito all'occhio l'utilizzo del 4-3-3 (parente stretto al 4-5-1) così come anche il 4-2-3-1 ed anche il 4-4-2. Al QPR, prima esperienza da allenatore, utilizzò il 4-3-3 (4-5-1) 15 volte su 25. Allo Swansea su 49 volte scelse per 39 volte lo schema 4-5-1. Nella brevissima parentesi al Leicester alterna il 4-4-2 ed il 4-3-3. Al Videoton e Maccabi ha alternato il 4-3-3 ed il 4-2-3-1. L'Oscar della duttilità si ha nell'esperienza al Basilea dove in una stagione alterna il 4-3-3, 4-2-3-1, 3-5-2 e 4-5-1. Alla Fiorentina punta sul 4-2-3-1 e 3-4-2-1 mentre al Flamengo si sdoppia sul 4-3-3 e sempre il caro 4-2-3-1. Infine la Salernitana con il 3-4-2-1.

Insomma Paulo Sousa non è il classico allenatore che antepone le sue idee ai calciatori bensì il contrario. Non è legato in alcun modo ad un suo credo calcistico e non è nuovo a creare nuovi ruoli per calciatori. Nella sua Fiorentina, ad esempio, Bernardeschi veniva utilizzato da esterno a tutta fascia. In questa Salernitana ha saputo spostare Mazzocchi laterale sinistro. E' un creativo e non un integralista. Farà al caso del Napoli? Questo lo può sapere soltanto il presidente De Laurentiis. 

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