Se llama Diego grazie ad un assist di Maradona ed a papà Hugo nel Boca. Nel destino dei Perotti c’è ancora il Napoli

07.07.2015
23:23
Redazione

di Bruno Galvan.Twitter:@BrunoGalvan85

Diego Perotti, Maradona, Napoli. Il cerchio sembra davvero chiudersi, l’argentino sembra davvero essere ad un passo dal vestire la maglia azzurra. De Laurentiis e Giuntoli avrebbero raggiunto un accordo di massima con Enrico Preziosi e l’agente del calciatore. Perotti ha sempre avuto nel suo destino in qualche modo Napoli. Iniziamo da papà Hugo. Perotti senior, soprannominato El Mono (la scimmia. Da qui nasce poi El Monito per il figlio Diego), ha giocato nel Boca Juniors con Diego Armando Maradona. I due avevano solo un anno di differenza: Dieguito era del 1960 mentre Hugo del 1959. El Mono chiamò suo figlio proprio come Maradona, in segno della grande amicizia e della stima che aveva verso il diez per eccellenza. I due vinsero il torneo metropolitano nel 1981 grazie proprio al gol di papà Perotti su assist di Maradona. Per ringraziare l’asso argentino, Hugo chiamò suo figlio Diego .La carriera di Perotti senior finì a 25 anni per un gravissimo infortunio proprio dopo che debuttò in nazionale nel 1985. Maradona, invece, fece debuttare Diego Perotti nella nazionale nazionale argentina (9 novembre 2009). 

CAMPAGNARO CLUB – Perotti e Campagnaro erano i due fiori all’occhiello del Deportivo Moron. Il difensore lasciò qualche anno prima l’Argentina per trasferirsi a Piacenza. Diego approda nel 2007 nel Siviglia dove gioca prima nella squadra B e poi in prima squadra. La sua avventura in Spagna fu frenata da troppi problemi fisici che ne rallentarono l’esplosione. Tuttavia il talento non è mai stato messo in discussione. Dopo la breve parentesi al Boca, viene preso dal Genoa. C'è da dire dire che Diego, quando aveva 12 anni, tornava a casa piangendo perché non lo facevano giocare a calcio. Addirittura a 16 anni si prese un anno sabbatico dove si dedicò solamente agli studi.

RUOLO – Il talento cristallino di Perotti come si collocherebbe negli schemi di Sarri? Se sarà 4-3-1-2, l’argentino sarà il trequartista. In quel ruolo Sarri vuole talento, ma anche tanta corsa. Perotti è uno che ha nel dna il sacrificio tattico e corsa. Negli schemi del Gasp arretrava spesso in difesa per dare una mano ad Antonelli. L’altro modulo potrebbe essere il 4-3-3. In questo caso El Monito potrebbe giocare nei tre ruoli offensivi. Nel Genoa ha giocato qualche partita da falso nueve, anche se a lui piace partire largo. Non è da escludere nemmeno il 4-3-2-1 con l'argentino potrebbe essere uno dei due trequartisti dietro l'unica punta. L’ultima parola, come sempre, spetterà a mister Sarri. Nel frattempo El Monito si avvicina a giocare nello stadio del suo idolo Maradona. Storie di calcio e una scelta di cuore...

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