Carlo Ancelotti alla Luiss di Roma
Carlo Ancelotti alla Luiss di Roma

Ancelotti: "Otto anni al Milan, voglio battere questo record con il Napoli. Davide (si commuove) ha avuto il culo di lavorare al PSG e Real Madrid, è molto bravo" [VIDEO]

25.03.2019
18:50
Redazione

Carlo Ancelotti alla Luiss: il tecnico del Napoli parla agli studenti su come migliorare il calcio anche con i docenti dell'università. Le dichiarazioni

Carlo Ancelotti ospite alla Luiss di Roma. Il tecnico del Napoli parla in un incontro con gli studenti, di seguito la diretta testuale:

"Tornare in Italia per certi versi è stato molto piacevole, perchè all'estero ci sono problematiche di varia natura come ad esempio la lingua. In questo caso è difficile trasmettere emozioni ai propri calciatori in una lingua diversa. E a volte risulta più importante la trasmissione delle emozioni piuttosto che una trasmissione di valori tecnici. 

L'emozione si può trasmettere solo in questo modo. Siamo avvantaggiati in Italia, si può avere un dialogo molto più diretto. 

Dall'altra parte però ci sono cose in cui in Italia si è molto più dietro rispetto all'estero, come per gli aspetti ambientali. Il problema razzismo deve essere risolto: sarebbe stupido non farlo. 

Se il Napoli tiene il ritmo, a parte la Juventus, non è secondo a nessuno. Siamo al vertice costantemente, sempre in Champions. Questo è il risultato sportivo. Negli ultimi dodici anni siamo tra le migliori squadre d'Europa. Siamo molto vicini a raggiungere un risultato sportivo importante. E' una società sana che investe in base ai propri ricavi. Ci sono anche delle regole che t'impongono di fare questo. Se ho accettato di allenare il Napoli è perchè condivido questo progetto. Anche a livello tecnico mi piace, si investe su giocatori giovani, quindi credo che siamo vicino ad un risultato importante. Quelli economici già sono stati raggiunti. 

Ancelotti sui dati dei match, le analisi statistiche

A me non interessa quanto corre un giocatore, ma interessa quanto cammini e sviluppi la velocità di punta più alta rispetto agli altri. Non mi interessa se nel complesso corre di meno. Il dato tecnico correlato con il risultato non dà un'idea reale: se fai pià possesso non è detto che vinci, se fai meno possesso non è detto che perdi.

Abbiamo sviluppato una nuova tecnologia che ci dice se un giocatore ha fatto la scelta giusta o sbagliata. 

Ancelotti sulla comunicazione

Prima c'era un rapporto molto più diretto, anche con la stampa. Oggi è un rapporto molto filtrato. Da parte mia c'è sempre rispetto per le opinioni di tutti, nel calcio non c'è una regola o una verità. Tutti possono parlarne, non c'è una laurea di calcio. Le opinioni vanno accettate, soprattutto in Italia c'è passione e diritto di parola da parte di tutti. 

Quando fai una conferenza stampa in Italia e dici chi gioca la conferenza è già finita. In Inghilterra non è così, non se ne fregano di chi gioca. 

Il calcio è cambiato, ed è cambiato anche il linguaggio. Prima c'era lo stopper, oggi c'è il difensore centrale. Prima si usava il contropiede, oggi si dice ripartenza. 

Io devo essere credibile nel rapporto che ho con i miei calciatori, è uguale ad un rapporto professore alunno. Se non sei credibile non puoi creare alcun tipo di rapport.

Ancelotti commosso sul figlio Davide

Ha avuto il culo di lavorare al Bayern Monaco, al PSG, Real Madrid. Dopo Monaco ha fatto il corso di allenatore, è molto bravo (si commuove ndr) 

Ancelotti sulla Nazionale

Avevo avuto anche dei contatti con la Nazionale. Parlai con i dirigenti, ma a me piace stare sul campo e allenare. 

Sul rapporto con i calciatori

I calciatori vogliono giocare, chi non gioca maschera la delusione con il fatto di essere in un gruppo. E' quello l'aspetto più difficile da gestire. A questo serve il dialogo, di solito meglio essere diretti e sinceri. Il turnover è un aspetto importante per tenere motivato tutto il gruppo, ma è l'aspetto più complesso. In questo senso la presenza della società è molto importante. 

Differenze con Sarri?

Non ho mai imposto niente ai miei ragazzi. Ho sempre chiesto la loro disponibilità, soprattutto ai centrocampisti per il modo di difendere più alto o più basso. E tutti mi hanno dato grande disponibilità. In generale quando si porta qualcosa di nuovo non trovi opposizione. Se c'è l'imposizione invece è diverso, serve il coinvolgimento. Abbiamo provato ed è andato bene e così abbiamo continuato. 

Moltissimi calciatori mi hanno dato tante idee nella mia carriera. Di solito non voglio mai stare né sopra né sotto i calciatori, che sia Cristuiano Ronaldo o chiunque altro. Perchè prima del calciatore c'è sempre la persona. 

Il binomio società allenatore è una componente molto importante. La sintonia è fondamentale. Ricordo presidenti presenti o distaccati, per un allenatore è importante sapere che la società è dietro di te fino all'ultimo giorno. Poi insieme si discute se continuare o meno, ma è sbagliato proseguire quando non c'è sintonia. Si crea una crepa che porta a dei problemi. 

"Sono stato al Milan otto anni, voglio battere questo record con il Napoli !"

Il Luiss Sport Talk 4.0 è un format organizzato per dar vita ad una serie di incontri, riservati agli studenti Luiss, che coinvolgono esponenti del mondo sportivo, economico e sociale. 
In questi incontri, della durata di un'ora, vengono trattati diversi argomenti che hanno come focus le analogie e i punti in comune tra il mondo dello sport, quello della formazione, del lavoro e dell'innovazione

Fonte : Alessio Esposito, scuola di giornalismo Luiss
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