Maurizio Sarri e Nicola Lombardo in conferenza stampa
Maurizio Sarri e Nicola Lombardo in conferenza stampa

Sarri in conferenza: "Mai stati in difficoltà. Giaccherini? Colpa mia se non è in forma, non sua. Mercato? Non ho i soldi per fare il presidente! Su Maksimovic, Rog e Ounas..." [VIDEO]

19.12.2017
23:52
Leonardo Vivard

Napoli-Udinese si è appena conclusa. Maurizio Sarri, allenatore degli azzurri, parla in conferenza stampa dopo il match. Di seguito le sue dichiarazioni in diretta testuale

STADIO SAN PAOLO - Gentili lettrici e lettori di CalcioNapoli24, benvenuti alla diretta testuale della conferenza stampa post partita di Maurizio Sarri. Il tecnico azzurro parla dopo Napoli-Udinese, gara valida per gli ottavi di finale di Coppa Italia. 

Pochi minuti all'inizio della conferenza, la sala stampa è piena di giornalisti, si attende il tecnico del Napoli.

Ecco Sarri che apre la conferenza. L'Udinese ha due squadre di pari grado, questo vi ha messo in difficoltà?

Difficoltà è una parola grossa. Non abbiamo rischiato niente tutta la partita. Con sette otto cambi lo spartito è stato lo stesso. L'interpretazione uguale. Per il pizzico di brillantezza in meno è chiaro che ci sono giocatori che hanno giocato poco e quindi possono essere meno brillanti rispetto a quelli che giocano con continuità. L'ingresso di Insigne e Mertens ci dà qualcosa in più in qualità che abbiamo saputo sfruttare bene. Affrontare l'Udinese ora non è facile, si vede dagli ultimi risultati. Sono in grande salute e hanno 30 giocatori di pari livello. 

Giaccherini ed Ounas, una valutazione?
 

Sbaglia poco Giaccherini, ha bisogno di giocare di più per poter rendere al meglio. E' un giocatore di fondo, solo se ha continuità può rendere al meglio. Ma noi in quel ruolo abbiamo Lorenzo che è un fuoriclasse e i fuoriclasse vanno fuori dalle rotazioni. Se non è brillante è colpa mia (Giaccherini), non sua. Da Ounas possono partire numeri eccezionali, è inutile che rientra e ci mette palla dentro. E' un talentuoso istintivo per caratteristiche ed età che piano piano entrerà nei nostri meccanismi.

Attaccare la profondità?

Nel rpimo tempo se lo facevamo ancora un po' entravamo in curva B. Erano in area a difendere loro! Callejon ha fatto lo spezzone di partita più difficile per le sue caratteristiche. Le scelte sono state fatte in base a chi aveva più bisogno di riposare.

Maksimovic l'ho visto bene, ha fatto una sbavatura, ma sta crescendo. Ha tanto potenziale, non riecse ancora a sfruttarlo in pieno. 

Su Rog: ha fatto il suo percorso fino a dicembre, quest'anno sta entrando in tutte le partite perchè ci dà garanzie. Le sue caratteristiche sono diverse dagli altri centrocampisti. Marko ha meno la tendenza ad andare negli spazi, almeno senza palla. Questa era la partita adatta a Marek, ma Hamsik doveva riposare. Rog poi ha cominciato a rendere al massimo, l'ho voluto tenere dentro tutta la partita perchè anche lui ha bisogno di giocare. 

Sulle partite ogni tre giorni, cosa cambia da Europa Leagua a coppa Italia? 

Poco, se non che nei 180 minuti a disposizione hai una porta aperta per portare a casa il risultato e pensi a correre meno rischi. Cosa che poi ritengo una cazzata. Dipende sempre dal momento in cui siamo, dal momento in cui vengono le partite in base a qual è lo stato d'animo della squadra nei vari momenti della stagione. Le scelte da fare dipendono da quello che stiamo facendo in campionato. 

Un giornalista chiede: posso farle una domanda antipatica? Sarri risponde in anticipo: "Ti posso offendere!" (scherza ndr). 


Il mercato?

Non lo so, il dirigente non l'ho mai fatto, il presidente non ho i soldi per farlo. Devo fare l'allenatore. Devo fare tante partite in 15 giorni e quindi penso solo al campo. Non so quando, ma so che faremo due acquisti eccezionali: Milik e Ghoulam. 

Callejon: la scelta è stata fatta per determinati principi, solo in base ad un possibile minutaggio. Lui può diventare pericoloso se la linea degli avversari è alta, se è bassa può trovare qualche difficoltà in più da prima punta.

La conferenza è conclusa

Fonte : dai nostri inviati al San Paolo: Vivard e Novellino
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