Aldair-Thuram, allenatori in spiaggia e la polverina magica dal drone: l'altra faccia di Nizza-Napoli

03.08.2015
19:30
Fabio Cannavo

di Fabio Cannavo (Twitter: @CannavoFabio)

Si prendono due goal dal Feralpisalò e per tanti ‘è già un Napoli allo sbando’. Poi se ne incassano tre dal Nizza e ‘la difesa resta quella che è’. Di già? Ma come? E’ solo il 3 agosto in fondo. Eppure escono come funghi i vari allenatori di calcio sparsi per le spiagge d’Italia e non solo. Il ciclo Sarri non ha compiuto nemmeno un mese, l’allenatore ex Empoli ha conosciuto questo gruppo solo l’8 luglio scorso, quando si ritrovarono tutti, o quasi, a Castelvolturno per poi partire alla volta di Dimaro. Nonostante ciò c’è chi si lamenta, chi palesa delle difficoltà che già nella scorsa stagione furono evidenti. In effetti gli interpreti sono quelli, gli stessi che l’anno scorso arrivarono quinti in campionato ed in semifinale di Europa League. Sono passati solo due mesi da quando Koulibaly ed Henrique dimenticavano gli avversari in area di rigore, da quando Maggio trovava sempre più difficoltà a piazzare un cross al centro dell’area. Ma c’è chi si aspettava una metamorfosi immediata, c’è chi era convinto di ritrovare Thuram ed Aldair al rientro dalle ferie. I meccanismi di Sarri hanno bisogno di tempo per essere assimilati. Il ‘drone’, giusto per specificarlo, non serve a dare più concentrazione ai difensori centrali e piedi buoni agli esterni difensivi. Serve solo all’allenatore. Sarri vuole che le prove in allenamento vengano riprese dall’alto in modo da poter apportare i giusti accorgimenti, visto che da bordo campo risulta più complicato. Il drone non è la ‘polverina magica’ che viene gettata sui calciatori e da Rafael diventi Taffarel.

PREPARAZIONE – Erano anni che i calciatori azzurri non svolgevano una preparazione atletica così pesante. Per Sarri, un professionista del settore, è giusto che all’inizio della stagione si potenzi il fisico, con la consapevolezza che in termini di resistenza non si può certo pretendere il 100%. Qualcosa ne saprà più di noi. I giudizi si danno alla fine, ma noi siamo abituati a parlare prima di vedere, è nella nostra indole. Sicuramente i vari Ghoulam, Maggio, Koulibaly ed Henrique non diventeranno dei fenomeni, per cui Sarri avrà bisogno di tempo per lavorare e mettere una toppa agli errori visti l’anno scorso. Benitez avrà di certo le sue colpe, ma se Koulibaly lascia l’uomo in area, guardando la palla anziché l’attaccante avversario, può esserci Sarri, Sacchi, Mourinho o Guardiola in panchina, ma l’errore resta.

SANGUE FREDDO – La voglia di calcio che conta è troppa, forse è per questo che ci si affretta a dare giudizi. Però aspettiamo, aspettiamo che Sarri conosca Chiriches, parli ancora con Maggio, e che riveda Zuniga. Diamo il tempo al nuovo staff tecnico di poter operare, poi liberi nel giudicare, bene o male, il lavoro svolto. E’ solo calcio d’agosto, del 2 agosto…

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