ESCLUSIVA - Tedesco: "Un avvio sfortunato non può distruggere il progetto: Benitez e la squadra verranno fuori alla distanza. Il Napoli paga due aspetti in questo frangente. Ho un aneddoto su Pecchia"

23.09.2014
21:00
Bruno Galvan

di Bruno Galvan, twitter: @BrunoGalvan85

Napoli-Palermo è la gara della verità per entrambe le formazioni. Rafa Benitez vuole scacciare le voci negative dopo il ko di Udine e dare un segnale forte alla tifoseria partenopea con una bella vittoria, Iachini dopo aver fermato l’Inter, proverà a fermare un’altra big. La redazione di CalcioNapoli24 ha intervistato in esclusiva Giacomo Tedesco, palermitano doc ed ex calciatore del Napoli, ed attualmente allenatore della Berretti della Reggina.

Il Napoli perde la seconda partita consecutiva contro una squadra tecnicamente più debole.  Secondo te di  chi è la responsabilità?

“Il Napoli è in un momento difficile dove ha totalizzato tre punti in tre partite. E’ difficile spiegare questa situazione, certo è che non mi sembra la squadra dello scorso anno. Gli azzurri macinano gioco, ma alla fine non riescono a buttare la palla in rete. Credo il tutto sia frutto di tanta sfortuna. Il Napoli è una squadra forte che saprà riprendersi alla distanza, ne sono sicuro. Forse bisognerebbe stare maggiormente attenti in fase difensiva perché gli avversari  colpiscono il Napoli su errori di tutto quel reparto”

E’ un problema di testa o tattico?

“Il Napoli ha una signora squadra che appena avrà un episodio favorevole si sbloccherà. Qua parliamo di gente fenomenale come Higuain, Mertens, Hamsik, Callejon che sono dei fuoriclasse. Probabilmente gli azzurri si sono fatti trovare un po’ impreparati perché pensavano sulla carta di avere un avvio di campionato più agevole”

Sei d’accordo con il turnover di Benitez a Udine?

“Il turnover bisogna necessariamente farlo quando giochi due volte a settimana. Forse al Napoli è mancato l’apporto di chi è subentrato dalla panchina. Magari quest’ultimi non sono ancora in condizione e mettendoli tutti insieme hai qualche difficoltà”

L’ambiente napoletano sta mettendo in discussione anche le scelte dello spagnolo…

“Quando i risultati non arrivano, è normale che il primo ad essere in discussione è l’allenatore. Per Benitez parlano il curriculum e la grande qualità. Bisogna avere pazienza e non distruggere tutto per un inizio difficile”

Hai avuto Mazzarri quando eri a Reggio, a tuo giudizio manca un po’ di verve del toscano in questa squadra?

“Non posso dirlo perché conosco i metodi di lavoro di Mazzarri, ma non quelli di Benitez. L’allenatore toscano è un martello, a Napoli ha fatto un lavoro fantastico esaltando le qualità di Cavani e Lavezzi. Sono comunque certo che Benitez saprà toccare anche lui le corde giuste per tirare fuori tutto dalla sua squadra e reagire a questo momento difficile”

Napoli-Palermo è anche la sfida di due presidente vulcanici come De Laurentiis e Zamparini

“Mi sarebbe piaciuti averli come presidente, sono due che ci tengono molto alla squadra. I risultati sono dalla loro parte perché hanno portato Napoli e Palermo ad alti livelli, cosa non facile. Li ritengo adatti a piazze calde come quella napoletana e palermitana. Per gli azzurri sarà una gara non facile mercoledì perché il Palermo è in salute e contro l’Inter ha fatto molto bene”

Hai avuto anche Bigon per tre anni a Reggio Calabria. La tifoseria partenopea punta l’indice contro un mercato non idoneo e sul fatto che il DS non abbia autonomia di scelta nel chiudere le trattative

“Riccardo è un ragazzo straordinario, un professionista serio. A Napoli sta facendo un lavoro importante portando sempre calciatori all’altezza della situazione.  Anche qui vale il discorso che ho detto prima: non bisogna prendersela subito se le cose non vanno, ma i giudizi bisogna darli nel tempo senza essere frettolosi. Bigon ha fatto un buon lavoro, un inizio col freno a mano non può cambiare nel complesso un giudizio su una squadra o persona soprattutto dopo tanti anni positivi”

Parliamo del tuo passato calcistico: quanto hai ‘sofferto’ la rivalità fra Salernitana e Napoli?

“Quando passai dalla Salernitana al Napoli, i tifosi granata non presero bene questa cosa. Me l’hanno fatta pesare come cosa, ma i tifosi devono anche calarsi nella mente di un professionista che cerca di dare sempre il massimo per ogni squadra che va giocare. Ho dato tutto me stesso sia per la maglia della Salernitana che per quella del Napoli”

A Napoli ora c’è anche il tuo ex amico Pecchia…

“Si, l’avvocato (ride ndr). Eravamo amici di stanza, ricordo che stava sempre a studiare. Fabio è un ragazzo intelligente e preparato, si vedeva già che poteva intraprendere la carriera da allenatore”

A Reggio Calabria ora avete un altro gioiellino del Napoli: Roberto Insigne.

“L’ho conosciuto di persona qualche giorno fa, mi ha fatto una grande impressione. Ha un’umiltà incredibile e soprattutto un mancino delizioso. In prospettiva ha un grande futuro, può solo che migliorare con il tempo.  Il suo modello di riferimento è suo fratello Lorenzo”

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