
FOCUS - Malaga, dal paradiso Champions al purgatorio Liga: il sogno infranto della famiglia al-Thani
di Fabio Cannavo (twitter: @CannavoFabio), Alessandro Marrazzo (@AleMarrazzo1981) e Claudio Russo (twitter:@claudioruss)
Al-Thani, un nome che fa pensare subito ai soldi. Ovvio, il primo pensiero porta al Paris Saint-Germain e al Fair Play Finanziario della UEFA di cui gli arabi si fanno beffe a colpi milionari sul mercato a partire da Edinson Cavani ed Ezequiel Lavezzi. Ma la famiglia al-Thani, che potrebbe avere a che fare con il Napoli, è immensa. E con il calcio ha già avuto a che fare: non solo con il PSG, ma anche con il Malaga. Ma andiamo con ordine.
LE ORIGINI - Partiamo dal presupposto che la A di al-Thani è minuscola e che la famiglia al-Thani è formata da un numero immenso di persone: ad esempio quella di Hamad bin Khalifa al-Thani, il 7°emiro della storia del Qatar dal 1995 al 2013. L'uomo che, secondo le ultime voci, sarebbe stato accostato ad un eventuale acquisto del Napoli, capeggia una stirpe formata da tre mogli e ventiquattro figli di cui undici maschi e tredici femmine.
Passiamo ad un altro al-Thani, però: Abdullah bin Nasser bin Abdullah Al Ahmed al-Thani, primo ministro (e allo stesso tempo ministro degli interni nel 2013), che si butta nel mondo del calcio prima fallendo nell'acquisto dei Rangers di Glasgow, e poi riesce nell'acquisto del Malaga. Membro del consiglio di amministrazione della Doha Bank e del Nasser Bin Abdulla & Sons Group, Abdullah bin Nasser fa parte dell'albero genealogico facente capo ad Ahmed bin Muhammed al-Thani mentre Hamad bin Khalifa fa parte dell'albero genealogico di Jassim bin Muhammed al-Thani
L'AVVENTURA - Nal 2010 Abdullah Bin Nassar al-Thani acquista il Malaga per 36 milioni di euro, cifra in cui erano inseriti anche i debiti della società, allora in forte crisi finanziaria. Con la somma di cui sopra, il membro della famiglia reale del Qatar si è assicurato la quota di maggioranza di Fernando Sanz, ex giocatore del Malaga e che nel 2010 festeggiò i quattro anni come presidente del club andaluso.
Il neo presidente mette subito mano al portafoglio e sulla panchina arriva manuel Pellegrini, ex allenatore del Real Madrid. Gli investimenti invernali portano il nome di Júlio Baptista arrivato dalla Roma, Sergio Asenjo in prestito dall'Atletico Madrid, Enzo Maresca da poco svincolatosi dall'Olympiakos, e Martin Demichelis dal Bayern Monaco.
Il 29 luglio 2012, lo sceicco manifesta improvvisamente la volontà di lasciare il club, causa alcuni screzi con le istituzioni politiche iberiche. A causa della crisi societaria la squadra viene parzialmente smantellata con le cessioni di Salomón Rondón (giovane talento esploso nella squadra nell'ultima stagione), Cazorla, Mathijsen e Maresca; tuttavia a fine mercato vengono acquistati, per la nuova stagione, i giocatori Javier Saviola, Roque Santa Cruz e Oguchi Onyewu. Il 9 aprile 2013 il Malaga esce ai quarti di finale della Champions League dopo la sconfitta per 2-3 subita in Germania dal Borussia Dortmund; col 6º posto maturato nella Liga, il club ottiene a fine stagione la qualificazione all'Europa League, poi annullata su provvedimanto della UEFA.
L'ABBANDONO - La perplessità dei tifosi del Napoli: "Beh, ma se è quello del Malaga...". Il 'capitombolo' finanziario del club iberico è opera della famiglia al-Thani. Il proprietario della società bianco azzurra, cugino di quello del Psg, rilevò le quote nel 2010, ma due anni dopo decise di chiudere i rubinetti di denaro. Perchè? Si dice ci siano state delle incomprensioni con le istituzioni spagnole, ma in realtà il problema nacque nel momento in cui al-Thani si interessa al porto della città andalusa. Voleva quello, era quello il suo primo obiettivo, ossia diventare il proprietario assoluto del porto.
L'acquisto della società di calcio nacque in vista di quest'altra grande, anzi enorme, operazione. Le istituzioni gli dissero di sì, poi tornarono sulle proprie idee. al-Thani acquista il Malaga, poi si tira indietro visto che la 'promessa' non fu mantenuta. E a quel punto l'interesse nello spendere somme gigantesche cala, ed il Malaga torna a medi livelli nella Liga spagnola.
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