Gazzetta: "Il Napoli si è juventinizzato: non insegue più il bel gioco di Sarri, gli importa vincere. La contro-rivoluzione di Ancelotti si è completata: ieri fuori 5 apostoli del sarrismo"

17.12.2018
08:20
Redazione

L'editoriale di Sebastiano Vernazza sulle pagine della Gazzetta dello Sport fa un paragone tra Juventus e Napoli, molto simili tra loro oggi

L'editoriale di Sebastiano vernazza sulle pagine della Gazzetta

GAZZETTA, PARAGONE JUVE-NAPOLI

"Il rigore di Ronaldo, la punizione di Milik. La giornata dei calci da fermo. La Juve corre da sola, però non si diploma campione d’inverno con qualche giorno di anticipo sull’inverno medesimo. Il Napoli vince a Cagliari nel recupero e tiene viva la «speranziella» di rientrare in gara. Gli otto punti di distacco sono tanti, ma non sono ancora troppi. Il Napoli si è un po’ juventinizzato, non insegue più la bellezza del gioco come nelle tre stagioni di Sarri. Gli importa vincere e le turnazioni «ancelottiane» ne sono la dimostrazione. Dall’undici iniziale di Cagliari sono rimasti fuori Hamsik e Insigne, oltre ad Albiol, Mertens e Callejon. Parliamo di cinque apostoli del sarrismo: la contro-rivoluzione si è completata. Ancelotti ha spalancato le finestre, instaurato una specie di «democrazia napoletana».

Tutti contano qualcosa, chi più chi meno, e nessuno è indispensabile. Milik risale la classifica cannonieri, oggi è a otto gol, un gradino sotto Icardi. La riemersione dagli inferi, la conferma di quel che si era intuito prima dei suoi infortuni: Milik è un centravanti vecchio stampo per fisico e stazza, ma con sensibilità di piede e giusta personalità, come conferma la rete di Cagliari. Ha scacciato chi voleva tirare la punizione e alla battuta è andato lui, con fermezza. Ha marcato il territorio, ha lanciato un’opa sull’attacco azzurro. C’era una volta il falso nove Mertens. C’è oggi un centravanti tale e quale lo disegna la maggioranza dei bimbi".

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