GRAFICO - Il bancario Maurizio mette in crisi Benitez e Mazzarri. Gol democratici e dati che inchiodano il passato: abbattuto l'ultimo pregiudizio

05.10.2015
12:00
Redazione

di Bruno Galvan. Twitter: @BrunoGalvan85

L’acuto alla Scala del calcio dimostra che l’idea di gioco data da Sarri al Napoli non è provincializzata. Al triplice fischio di Rizzoli, anche coloro del partito “No all’Empolizzazione del Napoli” si sono dovuti alzare in piedi per battere le mani all’ex bancario. Nel calcio contano i numeri, il resto è roba da bar dello sport. Andiamo ad analizzare ai raggi X il rendimento del Napoli di Sarri, Benitez e Mazzarri mettendo a confronto il rendimento delle prime sette giornate di campionato.

MAZZARRI – Stagione 2012-13. La sua squadra totalizza 19 punti con 14 gol segnati e 3 subiti. Sono sei i calciatori che vanno a segno, quello più prolifico è Cavani con 5 reti (di cui tre alla Lazio). Quel Napoli fa 6 vittorie e un pari esterno a Catania. I successi interni sono 4, quelli esterni 2. Mazzarri in queste giornate non ha però incontrato nessuna big ed ha giocato su sette gare quattro volte in casa. La casella delle sconfitte resta a zero.

BENITEZ – Stagione 2014-2015. Il Napoli fa 11 punti con 10 gol fatti e 9 subiti. La squadra manda in rete cinque giocatori diversi. Il calciatore più prolifico è Callejon con 6 gol. Rafa ottiene tre vittorie, due pareggi e due sconfitte.  In sette giornate gioca quattro volte al San Paolo, l’unica big incontrata è l’Inter con cui si impatta per 2-2 a Milano. Questo Napoli vince solo una gara in casa, ma piazza due blitz esterni.

SARRI – Il suo Napoli è a quota 12, le reti segnate sono 16 mentre quelle subite 7. La squadra manda in rete cinque giocatori. I più prolifici sono Higuain e Insigne con 5 gol a testa. Le vittorie casalinghe sono due mentre ieri è arrivato il primo successo esterno. Questo Napoli pareggia di più rispetto a quello di Benitez e Mazzarri. Le ics sono tre (2 in casa e 1 in esterna). Una sola sconfitta  ed anche esterna. Il San Paolo resta il fortino Sarriano.

IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE -  I numeri dicono che il Napoli di Sarri ha già fatto meglio di quello di Benitez di un anno fa. Il tecnico toscano ha un punto in più e una differenza reti abissale a suo favore. Rafa aveva incontrato solo una big a questo punto della stagione mentre Sarri ne ha incontrate due battendole a suon di gol (6). Il dato dei pareggi è importante, sta a significare che la squadra di Sarri è matura e capisce quando deve accontentarsi senza correre rischi inutili. C’è poi un’altra statistica da annotare: il Napoli manda a rete 5 giocatori, ma ha già due attaccanti a 5 reti. Con Mazzarri e Benitez spiccava solo un marcatore (Cavani e Callejon). Altro segnale che Higuain e Insigne stanno raggiungendo la maturità psico fisica e la consapevolezza nei loro mezzi. E se Sarri dice che c’è ancora da lavorare e migliorare, allora il meglio deve ancora venire...

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