Hamsik ad un passo da Maradona, ma c'è un digiuno da stoppare: Sarri cerca la decima

13.03.2016
10:45
Claudio Russo

Vincere per dare un segnale, per rispondere alla Juventus e tenere alla larga la Roma difendendo così il secondo posto che, visto l'andamento del campionato, sarebbe anche il risultato minimo da aspettarsi per il finale di campionato. Maurizio Sarri si affiderà ancora una volta ai titolarissimi, per cercare di allungare una serie positiva aperta di nove gare in cui il Napoli va in gol contro il Palermo in Serie A: sei successi, un pareggio e due sconfitte per gli azzurri in questo parziale, si può arrivare al 70% di vittorie complessive con la personalissima 'decima' gara in gol.

Il clima non sarà dei migliori, il Palermo ha appena cambiato allenatore e l'avvento di Novellino potrebbe dare, chissà, nuova linfa ad una squadra di cui lo stesso Sarri non si fida: il talento complessivo è superiore alla reale posizione in classifica dei rosanero, ma c'è una tendenza da invertire: il Palermo ha ottenuto sei vittorie nelle ultime otto occasioni che hanno ospitato i partenopei in campionato, perdendo le altre due.

Una delle chiavi potrebbe magari essere il primo gol: chi segna vince, mettiamola così. Perchè il Palermo ha perso sette delle nove partite casalinghe in cui è scivolato indietro nel punteggio, un record negativo condiviso con l'Hellas Verona. Ed il Napoli? Quando è andato sotto, otto volte in tutto, soltanto in tre casi gli azzurri sono poi usciti sconfitti: il resto del bilancio parla di tre vittorie e due pareggi. Il Napoli può e deve migliorare il proprio bottino stagionale in trasferta: certo, soltanto la Juventus con dieci ha vinto più trasferte stagionali in campionato del Napoli, fermo a sette, però gli azzurri hanno ottenuto un solo punto nelle ultime due gare esterne, segnando un solo gol con Gonzalo Higuain al Franchi di Firenze.

Proprio il Pipita, sempre alla ricerca dei gol necessari per arrivare a trenta gol in campionato (e, perchè no?, ai trentacinque record all-time di Nordahl), può essere una delle chiavi del match: ha segnato 10 gol nelle ultime otto trasferte stagionali in campionato, restando a secco solo allo Juventus Stadium in questo periodo. Può risolverla Higuain, oppure Marek Hamsik che - ad un gol da Maradona - in Serie A ha messo a segno sette reti in 15 sfide, ma nessuna nelle quattro partite più recenti. Sarà una sfida tutta argentina, tra Gonzalo ed il Mudo Vazquez che proprio contro il Napoli esordì in A nel 2012: l'anno scorso, nella serata balorda di Rafael, l'argentino mise a segno una rete e fornì due assist nel 3-1 finale.

Il ruolino di marcia delle due squadre, comunque, parla chiaro: il Napoli potrebbe partire forte fin dall'inizio del match, considerando che i 26 gol segnati nei primi tempi sono il secondo miglior score del campionato dietro le 27 reti realizzate dalla Roma; dall'altra parte il Palermo è la squadra che nei primi 45 minuti di gioco ne ha subiti di più, ben 23 come il Carpi. E poi, prendendo in esame le ultime sette partite, i rosanero ne hanno perso quattro e pareggiate tre: solo l’Empoli ha fatto peggio. Sulla carta, sembra scritta. Ma Sarri non si fida, e lo ha ripetuto più volte: "sarà un match più difficile di ciò che potevamo pensare", ma se non si vuole "azzerare il sogno" allora il risultato da ottenere al Barbera è uno solo.

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