I diritti e l'immagine...

01.09.2015
17:50
Redazione

Di Bruno Galvan. Twitter: @BrunoGalvan85

“Siamo su scherzi a parte?”.

E’ la frase che molti tifosi del Napoli hanno pronunciato ieri sera mentre si sono visti sfumare Soriano per ”motivi tempistici”. Uno smacco, una figuraccia che non giova a De Laurentiis  che aveva promesso una sorpresa nel rush finale di mercato. E’ stato un colpo basso, ma fino ad un certo punto.I tifosi erano già stati ‘allenati’ con la telenovela Astori già sull’uscio dell’hotel Rosatti a Dimaro salvo poi svanire ancora una volta per la lunga tempistica contrattuale. Come non dimenticare poi l’affannosa questione Maiello che è il Napoli ha dovuto ricomprare  per la questione relativa alle nuove regole Figc.

De Laurentiis ha il diritto di gestire il club come vuole perché in fondo è una sua azienda. Non può però violare il diritto sovrano e insindacabile dei tifosi che non possono essere contenti di un’altra promessa disattesa da parte del presidente. Perché De Laurentiis, non rappresenta solo il Calcio Napoli, ma un’intera tifoseria e città. Gettare in pasto ai tifosi le cifre delle offerte per Romagnoli o quelle delle offerte ricevute è un altro controsenso. Qualche tempo fa lo stesso De Laurentiis attaccò i giornalisti definendoli cafoni perché soliti ad interessarsi solo delle cifre degli ingaggi dei calciatori. Possibile mai che con tutti quei soldi offerti nessuno sia voluto venire? Cosa c’è dietro questi presunti no? Non può essere sempre colpa degli altri che non vogliono giocare in azzurro. Fare autocritica sarebbe sinonimo di intelligenza oltre che di crescita.

Se il Napoli si è creato una credibilità nel tempo con bilanci sani e crescita internazionale, figure come quelle di ieri non sono una bella immagine sul piano comunicativo e organizzativo del club.  E’ sinonimo dell’approssimazione che sta caratterizzando il nuovo corso. Diciamo che il mercato si è chiuso così come era iniziato con De Laurentiis in giro a sondare l’erede di Benitez  (salvo poi ripiegare sull’ultima spiaggia Sarri)mentre le rivali avevano già scelto e chiuso acquisti. Troppo tempo perso ad un solo giocatore come ad esempio Maksimovic. Soriano era un buon acquisto, ma la priorità era la difesa. Giuntoli ha pagato un po’ lo scotto del noviziato perché fare mercato con il Carpi e con il Napoli sono due cose totalmente diverse.

Diritti e immagine, due ‘nuovi’ acquisti dai quali ripartire. Ma la mazzata Soriano peserà sul piano mediatico e tattico.

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