I sette minuti di follia che hanno cambiato il Napoli

23.02.2023
10:30
Bruno Galvan

Da Empoli ad Empoli: c'è un cerchio da chiudere. Tante cose cambiarono da quel 24 aprile 2022

Calcio Napoli - Sette minuti di follia che hanno dato la stura per un Napoli così forte. Lo scorso anno il Napoli perse al Castellani subendo una clamorosa rimonta. Uno tsunami che escluse gli azzurri dalla lotta scudetto. La squadra di Spalletti era in vantaggio di due gol al 79', trascinata dalle reti di Dries Mertens e Lorenzo Insigne. Poi sette minuti di follia, che hanno permesso all'Empoli di rimontare dallo 0-2 al 3-2. Al triplice fischio finale scattò il ritiro permanente voluto - specificato in un tweet dalla SSC Napoli - dallo stesso Luciano Spalletti. Qualche ora dopo, quel provvedimento fu parzialmente rivisto:

"La società, la direzione sportiva, l’allenatore e lo staff hanno deciso che la cosa più importante da fare in questo momento sia quella di integrare l’abituale scheda quotidiana di allenamento. I turni di lavoro resteranno gli stessi con una grande attenzione per le singole componenti individuali e per il gruppo. Riunioni di teoria e valutazioni delle prossime partite, come sempre fatto. Il tutto integrato, e questa è la novità, da incontri serali a cena per aprirsi maggiormente su eventuali criticità, problematiche, incomprensioni, qualità di gioco, tutto per massimizzare l’eccellente qualità dei nostri calciatori dimostrata nella prima parte della stagione"

Probabilmente fu lì che nacque il Napoli che stiamo ammirando quest'anno. Via i calciatori demotivati senza rimpianti ma con tanto di ringraziamenti per quanto hanno dato. Luciano Spalletti nella conferenza post Eintracht ha dichiarato che non farà giocare più chi penserà di essere già ai quarti di finale. Un messaggio non banale in vista dell'Empoli. Quella gara resta una ferita aperta per lo stesso Luciano. Lo stesso allenatore, interpellato su questo Napoli, ha ribadito che questa squadra poteva fare lo stesso identico campionato anche tenendo i vari Fabian, Koulibaly e compagnia cantante. In quel 24 aprile 2022, Luciano ci mise la faccia:

"Prendo atto di quello che accade, era difficile immaginare un finale di questo genere. Probabilmente sul finale di gara  abbiamo perso attenzione, capita. L’allenatore ha molta responsabilità su quanto succede alla propria squadra, sull'intensità e l'attenzione, sull'atteggiamento in generale. Il responsabile sono io di questa squadra, dell'atteggiamento sia tecnico che mentale, quindi devo pagare io le conseguenze di quello che fa la squadra in campo".

Ad un certo punto qualcuno pensò che De Laurentiis, il quale poi intervenne personalmente ridando nuovo smalto per il rush finale che rischiava di vedere il Napoli fuori dalla zona Champions, potesse chiudere con Spalletti. E invece, per fortuna, non fu così. Da quei sette minuti di follia è nato un Napoli forte, nuovo e cazzuto. Da Empoli ad Empoli, c'è da chiudere un cerchio.

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