L'estate dei 4.000 folli e quel mix Jannacci-Jobs per lo spogliatoio... Adesso è facile dire Napoli

11.01.2016
17:00
Bruno Galvan

“Se me lo dicevi prima” cantava Enzo Jannacci nel 1996, ora molti tifosi del Napoli potrebbero emulare il compianto cantautore milanese con questo ritornello. Gli azzurri sono campioni d’inverno dopo 26 anni, ma chi ricorda quei ‘folli’ che in estate sottoscrissero 4.000 abbonamenti fra scetticismo generale e ironie sul drone sarriano? Solo il Carpi aveva il peggior numero di abbonati dopo il Napoli. Questo traguardo, seppur effimero, è soprattutto per coloro che a scatola chiusa, hanno appoggiato mister e squadra dal primo giorno. La delusione era ormai dilagante in città con striscioni anti De Laurentiis e una Dimaro insolitamente meno piena degli scorsi ritiri azzurri in Trentino. Sembra tutto lontano anni luce, ma parliamo non più tardi di 6 mesi fa. In questo lasso di tempo, Sarri ha risposto con i fatti ai pessimisti della prima ora mettendo su una squadra fantastica. Non è un voler esaltarsi troppo, ma sono i numeri record che certificano il lavoro straordinario del mister e di tutto lo staff.

 

Albiol, Hamsik e Higuain. Dodici mesi fa erano il simbolo del malessere che c’era nello spogliatoio. Il difensore era dato per finito e privo di stimoli, ma dopo un paio di gare di ‘rodaggio’ è diventato il leader difensivo che serviva a Sarri e sta facendo crescere bene anche Koulibaly. Poi c’è Marekiaro che l’anno scorso vinse il premio di più sostituito della stagione. Quest’anno sputa sangue sul campo, segna e trascina come non mai. Il coast to coast del gol a Frosinone è un segnale che anche lui c’è. Infine c’è il Pipita che ieri ha chiuso il capitolo rigori silurando Zappino e girando pagina definitivamente dall’errore Champions contro la Lazio. Stay hungry, stay foolish” era il motto di Steve Jobs, deve esserlo anche per il Napoli. Senza fame e senza pazzia, non si raggiungono i grandi traguardi.

 

RIPRODUZIONE RISERVATA

Notizie Calcio Napoli