Inutile follia

11.04.2016
12:00
Redazione

Come si suol dire: tutti salvi, nessuno salvo. Bisogna avere equilibrio nei giudizi, anche quando sono palesemente in disaccordo con la passione calcistica. Altrimenti si può anche smettere tranquillamente di tirare in ballo il cuore e la passione quando si guarda una partita di calcio. A distanza di settimane, ancora si parla delle proteste di Leonardo Bonucci davanti a Nicola Rizzoli in occasione del derby di Torino: chi grida allo scandalo da una parte, chi invoca squalifiche dall'altra. Ci hanno pensato i diretti protagonisti a mettere a tacere una polemica antipatica che, tuttavia, va messa da parte. Ah, comunque Bonucci venne anche ammonito. E chiudiamola qui, una volta per tutte. A prescindere dal fatto che lo stesso difensore della Juventus abbia rischiato o evitato altri cartellini precedentemente.

Resta negl occhi il pomeriggio al San Paolo, durante il quale abbiamo assistito ad una scena davvero poco edificante. Calcio d'angolo, trattenuta in area, una maglia che si strappa. In tribuna stampa qualcuno si chiede "Ma perchè Albiol è mezzo nudo in campo?", in effetti non ce ne eravamo accorti tutti. Detto questo, Raul Albiol (con tanto di buco sulla maglietta) va a muso duro con l'assistente di porta Mazzoleni: si lamenta, lo spagnolo. Si lamenta e si spoglia, per far vedere il buco, anche esagerando (sarà una conseguenza di tutte le polemiche acide seguite al rosso di Higuain? Chissà). Fatto sta che l'ammonizione presa dall'ex Real Madrid, per quanto le proteste fossero giuste vista la trattenuta, è una delle cose più insulse e stupide viste in questi ultimi anni. Le ammonizioni per proteste, quelle inutili che rischiano di vanificare quanto di buono si stesse facendo. D'altronde anche lo stesso De Laurentiis, il 14 dicembre 2009, affermava "Ho parlato con Mazzarri e gli ho chiesto di dire ai calciatori di contenere le esultanze quando segnano. Se arrecano danni al club, non mi vanno più bene, i calciatori devono essere più freddi e più furbi". Esultanze esagerate, lamenti smodati. Stiamo lì, insomma.

Diciamocela tutta, le proteste di Raul Albiol - giuste, ripetiamolo - sono arrivate pericolosamente al limite dell'esagerazione. Fosse stato espulso anche per via dell'applauso nei confronti del guardalinee (e le pacche sulla spalla di Celi), avrebbe fatto la figura dello stupido. Per fortuna sua è andata così, nella sua inutile follia è stato miracolato dalla direzione arbitrale. La prossima volta niente spogliarelli, sarebbe preferibile.

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