Il compromesso dell'albatros...

24.05.2020
18:00
Bruno Galvan
In questi giorni se ne sono scritte tante su Mertens, De Laurentiis ed il rinnovo che sembra ormai finalmente cosa ormai fatta. Se Gattuso da un lato ha espresso, quasi in loop, la volontà di avere Dries alle sue dipendenze anche per la prossima stagione, non bisogna dimenticarsi del lavoro di Giuntoli: l'ha marcato stretto, l'ha persuaso e coinvolto nuovamente nel progetto futuro del club fino a fargli dimenticare i richiami di Marotta e Zhang. Cristiano ha fatto un po' come quando vestiva i panni dello stopper puro tra Savona, Imperia e Sanremo andando a pizzicare le corde giuste che spesso fanno la differenza più dei soldi. I messaggi, le videochiamate Skype e qualche battuta per stemperare la tensione, hanno contribuito a trasformare ciò che sembrava ormai in bilico. Per Giuntoli è stato come scalare una montagna, un po' come quando a Sanremo andava a correre come Kenenisa Bekele su percorsi molto impegnativi. Ma lui è uno che non molla mai e sa essere coinvolgente come pochi.
 
C'è però un altro aspetto. De Laurentiis ha accontentato tutti con l'accordo Mertens, il più felice è stato Rino che ora può avere a disposizione un ragazzo ancora più sereno e voglioso di raggiungere altri record con la maglia partenopea. Il Napoli, guardando i parametri tecnici ed economici che hanno contraddistinto gli anni della gestione 'aureliana', ha fatto uno sforzo economico non indifferente per un 33enne. Tra il presidente ed il tecnico ora bisogna chiarire il futuro di Meret. Non si esclude possa essere stato siglato una sorta di 'compromesso' tra le parti del tipo: faccio un sacrificio per Mertens, ma tu devi valorizzarmi Alex. De Laurentiis non vorrebbe cedere mai e poi mai il portiere e lo ha anche ribadito a tutte le parti in causa. E il discorso legato al gioco con i piedi? Non preoccupa il patron il quale è sicuro che il giovane estremo difensore potrà migliorare con allenamenti specifici. Chi prevarrà tra ADL e Gattuso? Serve anche qui una sorta di patto. O meglio: un compromesso dell'albatros (soprannome del portiere friulano).
 
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