Il messaggio subliminale detto col sorriso nasconde una triste realtà, che frecciata di Benitez!

20.11.2014
21:00
Alessandro Marrazzo

A volte le parole non dette si fanno sentire molto più di quando vengonono pronunciate. E' un segreto della comunicazione che a volte prende le sembianze di una vera e propria arma che colpisce l'interlocutore di turno e che non da opportunità di controbbattere. La capacità di portare il discorso proprio dove si vuole, indirettamente, tramite allusioni e metafore elaborate ad arte, è la peculiarità di un grande comunicatore, proprio ciò che ha dimostrato di essere poc'anzi Rafa Benitez. Ristoranti, prestiti bancari, Madrid, cartoline natalizie, regali da scartare e un siparietto simpatico che ti strappa un sorriso nell'immediato ma che ti lascia una serie di punti interrogativi in testa. Ti fermi, ci ragioni, cerchi di sistemare alla meglio i pezzi del puzzle e la risposta che ti dai, ti fa sparire di colpo quel sorriso, quasi arrivando a rimproverarti di essertelo lasciato scappare.

Cos'ha voluto dire Rafa Benitez, sorridendo e scherzando? Proviamo a fare chiarezza. Madrid è la capitale del calcio mondiale, tra Atletico e Real incontriamo i migliori giocatori in circolazione, che ci siano anche ristoranti rinomati non ci sono dubbi e che siano costosi (sia i ristoranti che i giocatori) tantomeno. Chi può mangiare in certi ristoranti, (chi può acquistare giocatori che militano nelle squadre di Madrid)? La risposta è semplice: In pochi. Un semplice giornalista (o il Napoli) non sono tra questi. Per farlo capire, Rafa, tira in mezzo le banche. Come a dire: per certe 'abbuffate' o certi acquisti, chi non ha una certa (copiosa) quantità di denaro a disposizione, non può far altro che rivolgersi alla sua banca per un prestito. Fermiamoci un attimo. La domanda nasce spontanea: chi, dotato di un minimo di buon senso, chiederebbe un prestito per un ottimo pranzo? La risposta è semplice: praticamente nessuno. Ci sono altri ristoranti più economici, dove si mangia comunque decentemente, o dove addirittura si mangia benissimo ma costano poco perchè meno conosciuti e non frequentati da calciatori del Real Madrid.

Leggendo tra le righe: il Napoli non può permettersi i giocatori di Real e Atletico e sarebbe stupido mettere in pericolo la stabilità economica societaria per un investimento fuori portata per poi finire a panini con la mortadella. Siamo arrivati al nodo della questione: ora come ora il Napoli deve puntare ad altri tipi di ristoranti e ad altri tipi di città. O forse no? Benitez conclude il suo intervento in maniera meno velata, per il bene delle sinapsi di noi tutti: "Volete farmi un regalo per Natale? Mandatemi una bella cartolina con il nome del giocatore (di cui già sapete il nome) che arriverà in prestito, con lo stipendio condiviso tra Napoli e la sua società d'appartenenza)". Finale col botto. Via tutte le metafore, adesso si parla chiaro: In certi ristoranti si può anche andare a mangiare, ma occhio ai prezzi del menù...ognuno paga il suo.

Alessandro Marrazzo - Twitter: AleMarrazzo1981

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