Il pagellone del 2015: sorprese e delusioni della gestione Sarri

26.12.2015
08:00
Redazione

Pepe Reina 7 - Non è un caso che il suo ritorno tra i pali della porta azzurra sia coinciso con record d’imbattibilità ed un Napoli da primi posti in classifica. E’ l’allenatore in campo della squadra. Determinante nelle partite clou. Il miracolo su Miranda a tempo scaduto, gli vale l’appellativo di San Pepe.

Gabriel 6 - Nelle poche occasioni che viene impiegato non commette errori, ma nemmeno brilla per interventi decisivi.

Rafael SV - Pur non giocando detiene un record: è il terzo portiere con l’ingaggio più alto del campionato italiano e non solo…

Elseid Hysaj 6,5 - Quando è arrivato qualcuno ebbe il coraggio di dire che non era da Napoli e che non aveva mai giocato a sinistra nella sua carriera (non è vero perché ad Empoli ha giocato spesso in quella zona di campo). Elseid adesso è un pilastro di questo Napoli. Attento in fase difensiva e propositivo ai cross, l’albanese è una gradita sorpresa.

Christian Maggio 5,5 - L’inizio di stagione è iniziato come lo scorso anno. Tanta buona volontà, ma limiti tecnici evidenti. Perde la titolarità dopo tanti anni di Napoli, ma in compenso è un uomo spogliatoio fondamentale in questa rosa.

Raul Albiol 6,5 - Un altro giocatore rispetto allo scorso campionato. Aveva iniziato non benissimo questa stagione, ma la sua classe e la disponibilità verso Sarri hanno dato un risultato finale eccezionale. In ripresa.

Kalidou Koulibaly 7 - Impressionante! Si è preso la ribalta dopo un anno davvero difficile. Non era partito titolare, ma poi si è fatto valere con i suoi mezzi tecnici e fisici. E’ l’uomo chiave della linea difensiva sarriana, la ruleta contro la Roma dimostra anche una crescita sul piano della personalità e dei fondamentali. Standing ovation.

Vlad Chiriches 6,5 - Il capitano della Romania è un’alternativa di lusso ai titolari. Quando viene impiegato offre sempre prestazioni di qualità e concretezza. In più segna anche sui calci piazzati.

Sebastiano Luperto SV - Il gemello di Raul Albiol esordisce in Europa League. Sarri crede molto in questo ragazzo.

Faouzi Ghoulam 6,5 - L’algerino era dato per partente in estate tanto che inizialmente non veniva schierato da Sarri. Faouzi oggi è la dimostrazione più evidente delle qualità di Sarri. Il numero 31 azzurro è cresciuto in maniera esponenziale sul piano difensivo limitando di molto le sbavature dello scorso anno. C’è ancora da lavorare, ma i frutti si iniziano a vedere. Non è un caso che il Psg lo segue molto attentamente…

Ivan Strinic 6 - Il croato è scomparso dai radar rispetto alla passata stagione. Tuttavia, quando viene chiamato in causa offre un rendimento sufficiente senza sbavature.

Henrique s.v. Chi l’ha visto...

Allan 7 - La sorpresa dell'inizio di questa stagione, decisamente: ci aspettavamo da lui un buon rendimento in fase difensiva (2.9 tackle in campionato, soltanto 1.6 falli di media e quasi un pallone intercettato a partita), ma a sorprenderci è ciò che ha proposto in attacco: tre gol, tre assist, 0.9 dribbling a partita. Tanta energia, tantissima, che ha permesso anche ai suoi compagni di esprimersi meglio.

Jorginho 7 - Con Benitez non riusciva a tenere nessuno in fase difensiva, nessuno. Con Sarri, ed il centrocampo a tre, è totalmente rinato: una caterva di passaggi a partita, 94.6 di media in campionato con il 90% abbondante di realizzazione. Aggiungiamoci anche due tackle a partita e quasi due palloni intercettati ogni match. Una personalità rinata dopo un periodo buio, ha costretto Valdifiori a sedersi subito in panchina.

Marek Hamsik 6,5 - L'avventura con Benitez non sarà stata la migliore dal punto di vista personale, ma a livello di numeri non aveva mai reso così bene. Con Sarri i compiti offensivi sono stati suddivisi con Allan, da qui i tre gol ed i cinque assist complessivi. Mette a segno l'86,8% dei passaggi tentati in campionato, ma si fa sentire poco in fase di interdizione (1.2 tackle di media in A). Ogni tanto scompare, è una abitudine: ma non puoi mai rinunciare al suo talento a cuor leggere, decisamente no. 

Mirko Valdifiori 6 - Il grande deluso? Possibile. Si aspettava sicuramente maggior spazio, invece si è ritrovato a giocare in Europa League visto il posto assicurato a Jorginho in campionato. Diverso dall'italo-brasiliano, pronto sempre alla verticalizzazione, in Europa ha messo a segno due assist da palla inattiva e ben 105 passaggi di media in 450 minuti giocati (con l'88,8% di realizzazione). Tornerà utile nella seconda parte di stagione, quando le cosiddette riserve acquisiranno maggiore importanza nell'economia di squadra.

David López 6 - Non eccellerà mai per una giocata tecnica, ma in quanto ad intelligenza tattica è tra i migliori della rosa: la sua importanza è tutta nell'equilibrio che riesce a dare al centrocampo quando viene chiamato in causa. Rispetto ad Allan non ha l'esplosività e l'inserimento, ma si fa sentire in fase di interdizione (1.5 tackle e 1.3 palloni recuperati in Europa League) e non demerita quando costruisce (87.8% di passaggi realizzati).

Nathaniel Chalobah 6 - Oggetto misterioso fino alla partita con il Legia Varsavia, quando debutta nel finale di partita. Un gol nell'ultimo match, con tunnel e staffilata sotto la traversa, un assist e l'83.8% di passaggi realizzati. Deve ancora migliorare sotto il profilo della disciplina tattica, come ha spiegato più volte Sarri. Però il materiale è interessante, e da sviluppare. Chissà se troverà ancora spazio.

Josè Callejon 6.5 - Non sarà più quello degli anni scorsi sotto rete, ma il lavoro che svolge su e giù per quella fascia, come direbbe Sarri, è indispensabile. Non a caso, un vero e proprio vice Callejon, sembra difficile da trovare sul mercato. Dai goal con Benitez al sacrificio con mister Sarri, il posto in squadra è riuscito sempre a guadagnarselo. 

Gonzalo Higuain 8 - E voi ve l'aspettavate così quest'anno? Micidiale sotto porta, sorridente come non mai, molto meno 'nervoso' in campo. Sono numeri da paura quelli dell'argentino. C'era il terrore di perderlo l'estate scorsa, ma insieme a Sarri ha raggiunto un feeling importante, uno di quelli che possono portare il Napoli davvero lontano. E' lui la luce di questa squadra...

Lorenzo Insigne 7 - Italia sì, Italia no? Manca ancora un po' di tempo per gli Europei, ma la prima parte di stagione dello 'scugnizzo' napoletano fa pensare che rientrerà tra i convocati di Conte per giugno. Prima sulla trequarti, poi Sarri l'ha spostato sulla sinistra, dove si è consacrato negli ultimi anni. Per alcuni è uno dei talenti più in voga del calcio europeo. E Napoli se lo gode...

Manolo Gabbiadini 6.5 - Le chanche che ha avuto sono state davvero poche. Forse Gabbiadini si aspettava di vivere questa stagione da protagonista, al fianco di Higuain, nel 4-3-1-2 scelto da Sarri a inizio anno. Il cambio modulo l'ha penalizzato e non poco, ma nelle occasioni che ha avuto si è fatto sempre trovare pronto. Per Conte è uno dei candidati principali a vestire la maglia dell'Italia ai prossimi Europei. Intanto il mercato si apre a breve, sperando che non arrivino 'brutte' sorprese.

Dries Mertens 6.5 - E' l'uomo che entra e spacca le difese. Se volessimo basarci sul Mertens visto nelle ultime settimane il suo voto sarebbe molto più alto. E' in forma, contende, da sempre, il posto al compagno Insigne. Avere uno come lui in panca è un importante vantaggio. Piace a Mancini, ma De Laurentiis non vuole prendere in considerazione l'ipotesi di cederlo. 

Omar El Kaddouri 6.5 - "Sarà il vice Insigne" dicevano a Dimaro. Adesso è il sostituto, non naturale, di Callejon. Sarri doveva sfruttare al massimo le sue qualità e gli ha trovato un ruolo che, a quanto pare, non gli dispiace interpretare. Poteva partire nella finestra estiva di mercato, ma è rimasto e per dare coraggio e ricambio a questo Napoli. Pedina sempre più importante. 

Maurizio Sarri 8 - Nessuno si aspettava un risultato simile col Napoli nella prima parte di campionato. E' riuscito a mettere una toppa alle mancanze che aveva il Napoli di Mazzarri e anche quello di Rafa Benitez. Se continua così il voto finale sarà 10. E noi sentiamo di poterci affidare, in tutto. 

Fonte : a cura di Bruno Galvan, Claudio Russo e Fabio Cannavo
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