Il Roma: "De Laurentiis-Sarri, entro dicembre la firma sul rinnovo: pronto un biennale, ecco le cifre"

09.10.2015
11:43
Redazione

Guai a farselo scappare. Sarebbe un rischio troppo grosso lasciarlo “libero” ancora per molto. Maurizio Sarri va blindato subito e questo Aurelio De Laurentiis lo sa bene. Il tecnico toscano, visto il suo ottimo lavoro con il Napoli dopo pochi mesi dall’inizio stagione, si è attirato le mira di altri club importanti italiani. Chissà quante volte Adriano Galliani se ne pentirà per averlo lasciato alla concorrenza dopo averlo contattato a lungo. L’ad del Milan, poi, preferì scegliere Sinisa Mihajlovic. Che se sbaglia un’altra partita se ne va a casa. Il dirigente rossonero fece un piacere al patron dei partenopei che subito prese la palla a balzo per ingaggiare l’allenatore di Figline Valdarno che tanto bene aveva fatto alla guida dell’Empoli. Inizialmente i timori erano tanti, si temeva che Sarri non potesse gestire le pressioni di una big e soprattutto un gruppo fatto di alcuni veri campioni. Nulla di tutto ciò, il sor Maurizio è andato oltre. Ha avuto le spalle larghe dopo le prime critiche, ha subito cambiato il Napoli in positivo e ha portato dalla sua parte Higuaìn e compagni. Un colpo da maestro che ha lasciato di stucco lo stesso De Laurentiis. Che non ha esitato a dire che il suo tecnico ha un contratto annuale ma con una opzione di cinque anni. Dunque, da qui non si muove. Va detto, comunque, che il diretto interessato neanche ci pensa al rinnovo. Va avanti per la sua strada concentrandosi solo sul lavoro del campo. Si trova così bene che veramente il prolungamento è l’ultimo problema.

IL FUTURO. Don Aurelio, però, non può fare finta di nulla. Da ottimo imprenditore sa che deve programmare anche dopo la fine della stagione. E di conseguenza deve cominciare a blindare il suo pezzo pregiato. Con Mazzarri e Benitez si accordò ad aprile, stavolta, invece, deve bruciare le tappe. Niente ripensamenti. Se si è puntato su Sarri vale la pena dargli fiducia. Qualcuno ha detto che il presidente aveva avuto delle rassicurazioni da Antonio Conte e che quindi Sarri sarebbe stato un traghettatore. Così non è. Forse c’è stato un pour parler con l’attuale commissario tecnico della Nazionale ma niente di che. Naturalmente qualche dubbio c’era stato visto l’incipit difficile. La sconfitta col Sassuolo e i pareggi con Sampdoria ed Empoli avevano lasciato a desiderare. «Non lo mando via neanche se dovesse perdere sei partite di seguito», disse De Laurentiis. Una presa di posizione importante che tranquillizzò l’allenatore. Poi si sa come sono andate le cose dopo la partita di Europa League con il Brugge. Da quel momento in poi il Napoli non si è più fermato con gioco e punti. Peccato per il pari con il Carpi ma ci può stare. Con il 4-3-3 è cambiata la scena e oggi Sarri sembra il messia di un gruppo che può tranquillamente aspirare alla corsa scudetto.

REGALO DI NATALE. Da contratto l’opzione per il rinnovo del contratto del tecnico scade il 30 aprile prossimo. Si può firmare per un altro anno fino ad un massimo di cinque. Visto, però, cosa sta succedendo, entro la fine di dicembre le due parti chiuderanno un nuovo accordo. Forse un biennale in modo tale da non avere problemi. Inutile dire che si dovrà rivedere anche la cifra che guadagna Sarri. Da 700mila euro si dovrebbe passare come minimo ad 1,2 milioni. Sempre poco rispetto a ciò che guadagnavano Mazzarri e Benitez. Ma ci può stare. Eventualmente, poi, si dovessero conquistare degli obiettivi importanti cambierà tutto. Intanto si pensa al presente per evitare qualsiasi tipo di problema con la concorrenza. Oggi Sarri è molto appetito, così come lo era in estate. Ma dopo aver avuto l’exploit nel Napoli è ancora più il tecnico da scegliere per le squadre grandi che vogliono finalmente ripartire. Non va dimenticato che la Roma ci aveva fatto un pensierino nel caso di un esonero di Garcia.

Fonte : Caiazza - Il Roma
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