La sveglia di Garcia è stata messa in modalità silenziosa dalla squadra

25.09.2023
10:30
Bruno Galvan

Per adesso l'allenatore non è riuscito a svegliare la sua squadra.

Adesso tocca a Meluso più che mai. Il tweet del presidente De Laurentiis, il quale ha fatto i complimenti a tutti dopo il pareggio di Bologna, sta venendo sottoposto ad interpretazioni di parte da chi lo vede come un segnale positivo e chi invece intravede qualche cattivo presagio o peggio ancora, punta il dito verso il patron di aver visto solo il risultato e non la prestazione. Partiamo da un fatto: non si può essere contenti di due punti in tre gare. E' un bottino da zona retrocessione. Se a questo aggiungiamo gli ormai puntuali scleri prima di Kvaratskhelia e poi di Osimhen, la situazione, almeno dall'esterno, non può che essere giudicata negativamente.

Il Napoli è una polveriera? Bisognerebbe chiederlo ai diretti interessati. De Laurentiis è un uomo attento a tutto. La battuta rilasciata qualche tempo fa sul nuovo ciclo targato Garcia "Se il Napoli mi sta piacendo in questa prima parte di stagione? Siamo solo all’inizio e c’è molto da lavorare". Una frase non buttata lì per caso. Il presidente sa perfettamente che bisogna avere pazienza, ma ora è giunto il momento di sistemare un po' di cose per non rivivere un fastidioso déjà vu. Da più parti si invoca un intervento diretto di De Laurentiis per capire cosa sta succedendo nella mente, più che nel gioco, dei suoi calciatori.

All'inizio dell'articolo abbiamo scritto che adesso è il momento di Mauro Meluso. Nella precedente gestione, Cristiano Giuntoli era colui che faceva da cuscinetto tra società, allenatore e lo spogliatoio. Nei momenti difficili supportava tutti ed era solito confrontarsi con la guida tecnica nonché De Laurentiis. Meluso ha l'esperienza giusta per provare a ricomporre un qualcosa che dall'esterno sembra avere qualche crepa. Chiaramente non potrà fare tutto da solo, gli occorre anche un supporto da parte di chi sta al vertice del club.

De Laurentiis ha saputo resistere ad anni di dura contestazione. Come ha detto ieri Garcia, gli uomini forti si vedono nelle tempeste e non quando il mare è calmo (in napoletano si direbbe in un altro modo). Proprio l'allenatore francese, nel giorno del suo insediamento sulla panchina del Napoli, disse che il suo ruolo era quello di dare una sveglia alla squadra quando l'avrebbe vista piatta. Finora, lo dicono i risultati, la sveglia di Garcia è stata messa in modalità silenziosa dalla squadra. Le prossime gare ci diranno se è un problema di pile scariche oppure di una disattenzione non voluta. Certo è che il Napoli non può continuare ancora molto su questa falsariga.

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