VIDEO CN24 - Presentazione libro 'Ciro Vive', De Laurentiis: "Ucciso dalle autorità! Pago 1.5 mln l'anno per gli steward, sono inutili! Allo stadio entra di tutto, servono leggi non multe"

24.04.2015
17:40
Redazione

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17.58 - Vengono ora letti dei brevi estratti dal libro. 

17.55 Sulla questione stadio: "Entro poche settimane ho preso l'impegno con De Magistris di portargli un piano per rifare lo stadio, ma consiglio a tutti i presidenti di non fare nulla senza che il Ministro dell'Interno risolva tutti i problemi che ci sono in merito". 

17.50 Ancora De Laurentiis: "Ma poi vorrei capire cosa si riesce a fare con il Daspo, che controllo c'è in questi stadi dove entra di tutto. Ho preso 60 mila euro di multa per una partita dalla Uefa perchè allo stadio entrano bombe di ogni tipo. Allora cosa fa lo stato e la Uefa? Ci mettono una multa! Ma perchè le cose si risolvono con una multa? Servono le leggi!. Il tutto perchè alla base ci sono sempre i voti. Qui non stiamo parlando di voti, stiamo parlando di estirpare dagli stadi chi ci va per fare altro". 

17.40 De Laurentiis: "Le multe non servono, servono leggi. Allo stadio entra di tutto. Gli steward sono inutili, spendo 1.5 milioni di euro all'anno per pagarli. Il problema che nessun ministro degli Interni abbia saputo reprimere la furia degli Ultras è gravissimo. Quando il Ministro parla di Daspo rimango basito e costernato, forse i politici vorranno i voti di questi tifosi. Bisogna estirpare queste persone dagli stadi. Uno si domanda, ma in che mondo viviamo? In che città protette viviamo se non riusciamo nemmeno a controllare uno stadio di calcio dove dovrebbe avvenire la contaminazione dell’amicizia sportiva? I responsabili dell'omicidio di Ciro Esposito sono le autorità, la cosa che più mi dà fastidio è che dopo un anno non sono state prese nessune misure preventive. La cosa che ancora mi dà più fastidio è che Roma viene considerata ancora una città tranquilla, basti pensare a cosa è successo coi tifosi olandesi del Feyenoord, c'hanno distrutto la barcaccia. Non sono stati capaci nemmeno di controllare un kilometro quadrato. Il fatto che si possa entrare nello stadio senza un controllo è gravissimo. Lo steward non serve a niente, perchè è sotto pagato e non ha interessi in merito. Se uno arriva e gli dice di togliersi lui si toglie senza fare problemi, mica si può far spaccare la testa. In altri stadi europei la polizia è dentro lo stadio, e noi vogliamo fare i super democratici? E' inutile che Renzi dice che dobbiamo pagare un contributo, ma un contributo per fare cosa? Dateci 200 poliziotti a stadio, con noi società che diamo loro delle indicazioni".

17.35 De Laurentiis: "La più grande libertà che si ha nella vita è la liberà di espressione e il potere di dire quello che si pensa. Purtroppo questa è una società in cui se non si fa parte dei poteri forti non si può parlare. E’ assurdo, abbiamo minimizzato e atterrito uno dei paesi più potenti del mondo. Questo libro di Antonella Leardi è la testimonianza dell’amore di una madre, non tanto della vita di un figlio. E’ anche bello interpretativamente parlando, tu in fondo Antonella sei una sorta di Madonna. Abbiamo comprato 1000 copie del libro e le abbiamo distribuite nelle scuole napoletane e a Scampia per far capire che con l’amore si vince più che con l’offesa. Quel giorno in cui successe quel dramma non parlai, perché potevo essere male interpretato. Nessuno ha mai capito come stanno le cose, ma le cose stanno in questo modo. In Italia ci sono molti poliziotti bravissimi, ma tanti altri che non funzionano. Un poliziotto che ha fatto anche il Questore è il signor Tagliente, colui che ha organizzato la finale di Coppa Italia tra Juventus e Napoli dove tutto andò bene, nonostante quella fosse la partita delle partite per entrambe le tifoserie. Non era così quella tra Fiorentina e Napoli, tant’è che io dissi alle forze dell’Ordine che i problemi non sarebbero mai venuti né dai napoletani né dai fiorentini, bensì da Roma stessa. Con Tagliente, in occasione della prima Coppa Italia che vincemmo, ci riunimmo in una caserma, mi offrì una bella colazione, e stabilimmo le linee guida su come ci saremmo dovuti comportare. Chiamai un dirigente delle ferrovie dello stato per evitare che i tifosi venissero col treno a Roma. I tifosi vennero tutti in auto o in pullman con i mezzi dell’Atac che dall’autostrada li avrebbero portati allo stadio. Così non successe nulla tra i tifosi!. Era passato un anno, noi non partecipammo alla finale l’anno dopo, ma giunti alla finale dell’anno scorso viste com’erano andate bene le cose due anni prima, pensavo che si sarebbe agito in ugual modo. Non c’era più Tagliente però, e c’era anche un nuovo capo dell’Osservatorio per gli eventi sportivi che appena mi vide la prima volta esclamò: “Ah ciao Aurelio, io vengo da Salerno e non ci capisco niente di calcio”. Ma allora che ti hanno messo a fare lì vorrei sapere?". 

17.30 Prende la parola il presidente De Laurentiis

17.25 Parla De Magistris: "E' stata un'esperienza tragica, ma ne è venuta fuori una Napoli unita in tutto il percorso. La famiglia Esposito s'è comportata sempre bene, nonostante qualcuno abbia provato a deviare l'attenzione sul cognome napoletano come se la provenienza da Scampia fosse quasi una certezza di colpevolezza. I responsabili dell'ordine pubblico di quel giorno non sono stati ancora puniti. Sono colpevoli di diverse mancanze. Ci sono responsabilità politiche che a distanza di tempo non sono state ancora accertate. L'associazione Ciro Vive deve essere sostenuta comprando questo libro. E' una missione di Napoli e non solo di Antonella, per non far ripetere cose del genere. Lo striscione dell'Olimpico ha ferito una città intera. Napoli invece ha risposto con dignità, compostezza ed amore ad una tragedia di incredibili proporzioni. Da sindaco e da napoletano sono orgoglioso di Antonella e del suo comportamento nonostante le ingiustizie vissute".

Il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è arrivato da pochi minuti alla presentazione del libro 'Ciro Vive', ispirato alla storia di Ciro Esposito. L'evento è in svolgimento presso la 'Sala dei Broni' del Maschio Angioino a Napoli. E' intervenuto anche il sindaco Luigi De Magistris. Mancano all'appello il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri

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Fonte : dal nostro inviato al Maschio Angioino, Claudio Russo
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