È così impopolare parlare solo di Spezia-Napoli e della zona Champions?

06.05.2021
11:25
Bruno Galvan

A Napoli tutti persi dietro il toto allenatore. Del presente non frega nulla

CALCIO NAPOLI - A Napoli tutti sognano di giocare nuovamente la Champions League, ma concretamente questo argomento sembra interessare poco. O meglio, se ne parla soltanto al triplice fischio finale della gara dove assistiamo al consueto bipolarismo di addetti ai lavori e tifosi dettato sempre dal risultato. Allora ne viene fuori che una settimana Rino Gattuso non è inferiore a Guardiola mentre l'altra non potrebbe allenare nemmeno ad una scuola calcio. Su sette giorni, se ne perdono almeno cinque a parlare del casting allenatore per la prossima stagione. La rosa, più o meno, è arrivata a 14 nomi e certamente questo dato aumenterà prossimamente. C'è chi boccia a prescindere Tizio piuttosto che Caio sulla panchina partenopea perché non è simpatico o rompe gli spogliatoio. Ricordiamo che un allenatore deve saper fare in primis il suo lavoro. Mica deve fare lo show con battute o barzellette.

In tutto questo ciclone mediatico, se uno volesse parlare soltanto dello Spezia verrebbe etichettato come alieno o meglio ancora come uno che non ha voglia di far sognare il tifoso. La realtà sta nel mezzo: è giusto proiettarsi sul futuro, ma se perdiamo di vista il presente si rischia di compromettere tutto. La squadra di Italiano ha dimostrato già all'andata di poter creare non pochi problemi agli azzurri ai quali mancheranno due difensori come Koulibaly e Maksimovic. La concentrazione deve essere ai livelli massimali perché altrimenti si rischia di fare un Cagliari bis. Fino a prova contraria, l'allenatore del Napoli si chiama Gattuso. Il resto deve attendere.

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