Ne vale la pena? Maksimovic ed il rischio di restare prigioniero della sindrome-Inler
E' necessario? Ne vale la pena? Volendo prendere in considerazione soltanto il talento, sull'acquisto del difensore serbo Nikola Maksimovic dal Torino non ci sarebbe alcun dubbio. Un calciatore da prendere ad occhi chiusi, di quelli che rientrano perfettamente nei dettami di Aurelio De Laurentiis sugli acquisti giovani, futuribili e...rivendibili dopo qualche anno, in grado di generare una ghiotta plusvalenza.
Al momento l'affare con il Torino è bloccato, perchè la società granata è alla ricerca di un sostituto: dovesse arrivare entro la fine di gennaio, a quel punto la strada che porterebbe Maksimovic al Napoli sarebbe decisamente più agevole. Tuttavia c'è un dettaglio da non sottovalutare, il prezzo: Urbano Cairo i suoi calciatori se li è sempre fatti pagare tantissimo: Matteo Darmian è andato al Manchester United per 18 milioni, Alessio Cerci è andato all'Atletico Madrid per 15, la metà di Ciro Immobile è stata ceduta al Borussia Dortmund per 9. E per Maksimovic il ragionamento è lo stesso. Richiesta di 25 milioni, prima offerta ferma a 18 poi rilanciata a 20, infine un possibile prestito oneroso di 2 milioni con riscatto a fine stagione fissato a quota 16 più altri 2-3 milioni di bonus. In totale sarebbero circa 20-21 milioni di euro.
Il Torino è una bottega cara, e Maksimovic è un elemento di qualità. Ma non si rischierebbe, ancora una volta, la sindrome-Inler? Lo svizzero fu pagato circa 16 milioni, non ha mai espresso un rendimento tale da giustificare quel prezzo e si è beccato critiche su critiche (sebbene il rendimento non sia stato negativo, altrochè): siamo sicuri che spendere così tanti soldi per Maksimovic eviterebbe al serbo il rischio di rimanere intrappolato, prigioniero del suo prezzo e delle aspettative sul rendimento legate al prezzo del cartellino?
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