Nel mezzo delle difficoltà nascono le opportunità: Koulibaly, tra disastri e nuove speranze

25.12.2019
18:20
Gaetano Pantaleo

Involuzione di Koulibaly: tra errori ed infortuni, la prima parte di stagione è da dimenticare. Ma

Dopo quattro stagioni vissute da alieno sceso in terra per lasciare a bocca aperta tutti gli appassionati a suon di chiusure spaventose, diagonali perfette e sgroppate palla al piede, quest’anno, il sesto per lui in maglia azzurra, Kalidou Koulibaly è tornato a dare l’impressione di essere umano. Tanti, forse troppi, gli errori commessi in questa annata dal senegalese, a partire dal clamoroso autogol di Torino contro la Juventus fino ad arrivare allo scivolone di Parma che ha spalancato le porte a Kulusevski, passando per la sventurata espulsione contro il Cagliari e per il tempo dell’uscita sbagliato in occasione del pari di Ilicic contro l’Atalanta. Infortuni di questo tipo da parte sua erano diventati dei lontanissimi ricordi del primo anno trascorso all’ombra del Vesuvio ed in quel caso erano assolutamente comprensibili, tenendo in considerazione dei naturali tempi di adattamento da concedergli, ad un nuovo campionato ma anche ad uno stile di vita differente.

A testimonianza del rendimento al di sotto delle aspettative da parte dell’ex Genk ci sono i voti da parte delle principali testate nazionali: la media, infatti, delle sue valutazioni in questa prima parte di campionato si assesta intorno al 5.5, ben inferiore rispetto a quanto da lui fatto in passato.

Dannata incostanza. Può essere certamente riassunto così questo primo blocco di stagione di “Kouli”. Ad inizio anno, infatti, il suo rendimento è stato inevitabilmente condizionato  dalla Coppa d’Africa che lo ha costretto a saltare di fatto per intero la preparazione. Le migliori performance le ha messe in mostra nel periodo compreso tra la gara contro il Genoa e l’impresa di Anfield, con addirittura tre clamorosi salvataggi sulla linea: su Pinamonti prima, Piatek poi e su Roberto Firmino infine. Da quel momento in avanti, per sua sfortuna, è tornato ad alternare buone prove ad errori marchiani (ultimo quello già ricordato in Napoli-Parma).

Altri dati da tenere in considerazioni sono i suoi numeri in fase offensiva. Fin qui, infatti, Koulibaly non è mai riuscito a scrivere il proprio nome sul taccuino dei marcatori dopo i 9 centri complessivi realizzati nelle ultime tre stagioni. Pioggia sul bagnato, poi, con la lesione muscolare patita nel match casalingo contro gli emiliani dopo la rete di Kulusevski che lo mette adesso in forte dubbio per la gara contro l’Inter, la prima del nuovo anno. Sperando che il 2020 possa consegnare a Gattuso ed alla piazza napoletana tutta l’alieno atterrato il 20 giugno del 1991 a Saint-Dié-des-Vosges. E chissà che non possa fare un ulteriore salto di qualità dopo questo periodo che è certamente il più buio della sua carriera. D'altronde, come diceva Einstein: "Nel mezzo delle difficoltà nascono le opportunità".

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