Omaggio a Pino Daniele, c'è un imperativo per ogni napoletano al San Paolo. Ecco cosa stanno valutando alcuni gruppi Ultras
La Supercoppa, l’omaggio a Pino Daniele, il San Paolo sold out e lo sfizio di battere ancora la Vecchia Signora. Stasera a Fuorigrotta, va in scena un quadro disegnato ad arte per Napoli ed i napoletani. Un modo speciale per ricordare un figlio di questa città e lanciare ancora una volta forte a tutta Italia e non solo, l’idillio indissolubile fra squadra e città. Un corpo unico, un solo cuore. E’ questo l’imperativo per coloro che saranno presenti sugli spalti del San Paolo. Napule è mille colori, ma stasera deve essere azzurra in ogni angolo di strada ed all’interno del catino di Fuorigrotta. L’imperativo è portare una sciarpa azzurra o una bandiera perché il muro azzurro deve entrare nella testa e nelle tv di tutto il mondo. Perché Napoli deve essere l’esempio di un calcio italiano che vuole cambiare, senza nasconde il suo amore verso la squadra. Anche gli ultras stanno pensando di fare la loro parte. Potrebbero decidere di stendere sciarpe senza loghi o altro, completamente azzurre, per colorare di una sola tinta le due curve. Sarebbe un segnale importante visto che loro amano il Napoli in modo passionale, rifiutando ogni logica legato al mero lucro di gadget legati al merchandising. L’appello stasera è che possa regnare la coesione, l’orgoglio di essere napoletani. Nel segno dell’azzurro e di Pino Daniele. Dopo quel “Ti amo” in quel Napoli-Lecce, quel “Terra mia” in un Napoli-Juve del 2013, stasera il tifo azzurro può fare il definitivo salto di qualità dando lezione a tutta Europa. Non importa se il vessillo che i tifosi porteranno allo stadio sarà senza logo o meno. Quello che conta sarà creare un corpo unico con la squadra. Deve vincere Napoli prima e poi il Napoli in campo. Per capire il senso della serata vi lasciamo una frase di Pino Daniele pubblicata nel suo libro “Pino Daniele, un uomo in blues: “Io, lo ripeto, non sarei esistito come artista se non fossi nato a Napoli. Durante i miei concerti, si crea un rapporto davvero eccezionale con il pubblico di Napoli, soprattutto con i giovani. Solo i napoletani riusciranno a salvare Napoli”.
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