Orgoglio Napoli: città e squadra...

08.03.2017
21:00
Manuel Guardasole

Serata perfetta...risultato a parte, ma va bene così: potrebbe essere questa la sintesi telegrafica di Napoli-Real Madrid e, se vogliamo, in generale della doppia sfida con i blancos.  Il tifoso e cittadino napoletano, la squadra che è scesa in campo a sfidare i Campioni del mondo in carica possono ritenersi orgogliosi, sì.

ORGOGLIOSI DI NAPOLI - In primis va fatto un plauso ai tifosi, alla città di Napoli: dalla migrazione in terra spagnola agli applausi alla squadra al termine di Napoli-Real Madrid, passando per i tantissimi azzurri presenti in tutti i settori del Bernabeu nascosti o meno fra i tifosi del Real, per i due mila che hanno affollato l'esterno di Palazzo Caracciolo per vedere con i loro occhi Cristiano Ronaldo & Co. (e magari fare anche qualche sfottò o cercare di mettergli pressione con i fischi, ma nulla di più: nessun episodio di violenza, nessun problema particolare di sicurezza) e per i 57mila del San Paolo, con le due emozionanti coreografie delle curve e le sciarpate e il sostegno per tutti i 90' del match, evidenziando come nè all'andata nè al ritorno, ed è un piacere raccontare questa nota positiva, ci sia stato un solo momento di tensione fra le due tifoserie.

"Stasera il pubblico napoletano ha dato dimostrazione di crescita culturale", ha voluto rimarcare il presidente del NapoliAurelio De LaurentiisUna "grande prova di maturità", come ha ammesso anche il presidente dell'Autorità Nazionale anticorruzione Raffaele Cantone: "Sono davvero rimasto impressionato dall'atteggiamento dei tifosi partenopei, credo che questa città merita di vincere qualcosa".

ORGOLIOSI DELLA SQUADRA - Merita di vincere qualcosa anche questa squadra, i cui meriti sono multipli: dal presidente De Laurentiis, con gli investimenti della scorsa estate, all'allenatore Maurizio Sarri, che ha portato le sue idee e le ha messe in pratica con un calcio che molti invidiano e che a Zidane e ai suoi 'Galacticos' ha fatto perder la testa almeno per 45'. Orgogliosi anche di questa squadra, che ha dato tutto in questi 180' e oltre, con l'immagine negli occhi del napoletano Lorenzo Insigne che a fine partita non trattiene le lacrime e con il rammarico del tiro di Dries Mertens sbattuto sul palo, che stava per aprirci un mondo... 

L'ha ammesso lo stesso tecnico azzurro, a testimonianza dell'orgoglio di cui si parla per la tifoseria e per la squadra: "Superiori al Real nei primi 50', mai visto gli spagnoli buttar palle in fallo laterale. C'è orgoglio per esser stati superiori nel primo tempo, c'è speranza perchè possiamo diventare una squadra in grado di combattere a questi livelli: ho la sensazione che si può fare con un piccolo passo in avanti. C'è dispiacere per il pubblico, che meriterebbe sempre di più".

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