Questione d’immagine e di tweet: la spy (A)story in 84 caratteri...

di Bruno Galvan. Twitter: @BrunoGalvan85

Siamo sicuri che si tratta solo di diritti d’immagine? La telenovela Davide Astori ha stancato non solo i diretti interessati, ma anche tutta la tifoseria azzurra che prima ancora della trattativa, aveva già sentenziato come scarso l’attuale centrale difensivo del Cagliari. La storia dei diritti d’immagine è solo la punta dell’icerberg. Il tira e molla, la presa di posizione di De Laurentiis, la soluzione intermedia stile Gabbiadini con la Puma; la spy (A)story ha vissuto giorni altalenanti. Doveva arrivare a Dimaro più di dieci giorni fa, ma non si è mai visto. C’è poi un’aggravante. Come si è letto nei giorni scorsi sul Corriere dello sport, Giuntoli avrebbe chiuso il contratto di Astori dimenticandosi però l'aspetto legato ai diritti d’immagine. Il quotidiano ha parlato di un vero e proprio scivolone del nuovo d.s. Proprio Giuntoli nell’affare Valdifiori voleva inserire la clausola di rivendita del calciatore dopo appena un anno. Questo dettaglio, riportato dai colleghi di Tuttosport, stava per far saltare la trattativa per l'approdo del regista in azzurro.

MALEDETTO TWEET – Sarà destino o questione di principio, ma Astori a Napoli sembra proprio ci debba venire da turista o per venire a trovare la sua fidanzata partenopea Francesca Fioretti. Il centrale fu davvero ad un passo dal Napoli due stagioni fa. De Laurentiis chiuse l’affare con Cellino, ma poi Benitez fece saltare tutto. A rendere la trattativa Astori complicata oggi, non è solo la lungaggine burocratica del Napoli, ma anche un tweet che De Laurentiis scrisse dopo un Napoli-Cagliari quando Insigne decise il match nei minuti finali fissando il risultato sul 3-2. Il numero uno del Napoli twittò: “Questa vittoria la dedico a Cellino, Astori e Nainggolan”. Astori potrebbe essersi legato al dito questa cosa e magari si sarebbe aspettato le scuse. Ad oggi le possibilità di vedere il difensore alla corte di Sarri sono davvero vicine allo zero, ma nel calcio mai dire mai. Soprattutto quando c’è di mezzo De Laurentiis.

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