Razzismo in Champions, non c'è più 'Respect': Platini punirà la 'sua' Juve? C'è un precedente

25.02.2015
16:59
Redazione

di Bruno Galvan. Twitter: @BrunoGalvan85

Lo Juventus Stadium è ancora il regno del cattivo gusto. Non bastavano le multe accumulate negli anni per cori razzisti in Italia, la figuraccia andava anche mostrata con un certo vanto in Europa. Dagli insulti a Ciro Immobile, reo di essere napoletano, agli striscioni anti-Napoli e Catania, nello stadio vessillo della juventinità è andata in scena l’ennesima vergogna. Quello che deve fare più riflettere è che la Juventus  ama perdere tempo con la geometria e le righe sul fuorigioco di Tevez contro il Milan sui social, senza degnarsi di postare un messaggio di scuse nei confronti di Immobile, dei napoletani, del Borussia e del Catania. Andando ad analizzare le possibili sanzioni che la Juve potrebbe avere dopo questo episodio, c’è un esempio analogo accaduto in occasione di Bayern-Arsenal, gara valida per i quarti di Champions League dello scorso anno. I bavaresi esposero due drappi con su scritto: “Gay Gunners” e ”Diciamo no al razzismo, si al Kosovo”. L’Uefa chiuse il settore numero 124 dell’Allianz Arena infliggendo una multa di 10 mila euro al Bayern. Il precedente c’è, quindi è logico pensare che la stessa sorte dovrebbe toccare alla Juve. 

La settimana della vergogna italiana ha visto anche i tifosi dell’Inter che durante il match contro il Celtic hanno intonato cori contro Napoli ed i napoletani. La risposta dei supporters scozzesi è stata d applausi. Un proverbiale “Come on Naples” ha zittito tutti e fatto nascere una simpatia fra Celtic e Napoli.  Il presidente dell’Uefa, Michel Platini, ha sempre speso parole dure contro il razzismo: “L’Italia si è trovata di fronte a parecchie controversie sul razzismo. La UEFA  condanna ogni discriminazione. ‘Rispetto’ è la parola chiave. La UEFA è presente su tutti i luoghi a rischio. Lottare contro razzismo è dovere morale, per questo motivo abbiamo deciso di inasprire le sanzioni contro i comportamenti razzisti”. La legge sarà davvero uguali per tutti? Platini avrà il coraggio di sanzionare la sua Vecchia Signora? Il lungimirante Tavecchio, come primo atto della sua presidenza, eliminò le pene per cori o striscioni di discriminazione territoriale. Per la serie parole, parole, parole...

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