Samp-Napoli, la gara dei recuperati. Come direbbe Venditti: "Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e..."

di Fabio Cannavo

“Ancora tu, ma non dovevamo vederci più?”. Nel calcio capita, un anno sei indispensabile, l’altro vieni scaricato in panchina, o addirittura in tribuna. E’ il caso di Sergio Romero, estremo difensore della Samp e della nazionale argentina. In Italia dal 2011, alla Samp. Due anni in blucerchiato, poi la cessione al Monaco. La società doriana mal pensò di affidarsi al brasiliano Da Costa, mossa che non sortì gli effetti sperati. Romero termina la stagione coi monegaschi, parte per il Mondiale, in Brasile, e arriva fino alla finale, persa contro la Germania. La Samp, nel frattempo, si cautela con Emiliano Viviano, reduce da una stagione a dir poco travagliata all’Arsenal, in Premier. Romero non è mai riuscito ad entrare nella memoria dei tifosi blucerchiati, ha sempre alternato buone prove ad altre più scadenti. Solo la nazionale e la maglia della Seleccion gli hanno ridato un po’ di fiducia. Eterno secondo a Monaco, rientra alla Samp con la convinzione di mettersi alle spalle di Viviano e guardare il campionato dalla panchina.

STESSO PERCORSO PER IL MOTA – Non è l’unico, Romero. Sampdoria-Napoli è la sfida dei ‘recuperati’, in extremis. Anche gli azzurri presentano, anche se non dal primo minuto, in formazione, il ‘recuperato’ per eccellenza. Walter Gargano è l’icona di chi lascia con rancore per poi tornare a guadagnare la stima dei propri tifosi. Una vita in azzurro, tante soddisfazioni con Reja e Mazzarri in panca, poi la cessione all’Inter (in prestito), poi a Parma e il rientro a Napoli. Non ci avremmo scommesso un euro sul ritorno a Napoli di Gargano, eppure…Il centrocampista, come l’altro sudamericano Romero, si è riconquistato l’affetto del pubblico partenopeo a furia di gare intense e di tutto cuore.

Storie simili, parallele. Una in blucerchiato, l’altra in azzurro. Per la serie…nel calcio non è mai detta l’ultima parola. Come direbbe Venditti…’certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e…poi ritornano!”.

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