Calciomercato solo per Mazzarri o futuristico? L'impatto del nuovo Decreto Crescita sulle strategie del Napoli

25.12.2023
08:00
Bruno Galvan

Dalla sessione invernale di questo mercato si capirà qual è l'orizzonte del Napoli. Da capire se si interverrà con prestiti per l'immediato oppure si deciderà di acquistare a titolo definitivo con l'incognita allenatore in estate.

Walter Mazzarri nel post gara di Coppa Italia contro il Frosinone, ha fatto intendere che qualcosa il Napoli farà nella prossima sessione di calciomercato invernale. La società dunque è pronta a mettere risorse fresche per non mettere a serio rischio la qualificazione alla prossima Champions League. Più che ai nomi (ne circoleranno tanti come al solito) bisogna chiedersi in che modo agirà il club. La questione è molto semplice: il Napoli prenderà calciatori in prestito con diritto o obbligo perché serve qualcosa subito sapendo che Mazzarri durerà fino al 30 giugno? Oppure acquisterà a titolo definitivo facendo un investimento pluriennale andando così oltre al discorso meramente tecnico?

Nel corso degli anni, De Laurentiis ha sempre definito il mercato ivernale di riparazione oppure prospettico per imbastire o chiudere trattative per luglio. Sarebbe un atto decisamente di coraggio qualora decidesse di investire tout court sui cartellini. Non ci riferiamo al discorso economico bensì a quello tecnico: chi società investirebbe, anche tanto a gennaio, sapendo poi che cambierà allenatore in estate con il rischio che quel calciatore non vada bene per chi subentrerà a Mazzarri? Ragion per cui, siamo tentati a pensare che Meluso e soci andranno su prestiti con diritto o con obbligo vincolato a talune condizioni.

Sul discorso rinnovi dal 1 gennaio 2024 cambierà tutto. Non si potrà più applicare il Decreto Crescita ai contratti nuovi dei calciatori (quelli in essere manterranno gli sgravi fiscali fino alla scadenza naturale). Questo, in chiave Napoli e non solo, è una notizia di non poco conto. Non a caso tutti i club hanno chiesto che tale provvedimento venga abrogato. La ragione è abbastanza semplice. Dal 1 gennaio 2024 chi verrà acquistato dall'estero avrà la medesima tassazione sul lordo di chi invece è già in Italia. Non vi saranno più vantaggi fiscali. Per quanto riguarda invece i rinnovi, la situazione è piuttosto chiara. Un club potrà rinnovare il contratto del suo calciatore (che già in precedenza aveva il Decreto Crescita) prorogando gli sgravi, solo se la firma del prolungamento dell'accordo avverrà entro e non oltre il prossimo 31 dicembre. Una differenza mica di poco conto.

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