Sarri in conferenza: "Con 5-6 giornate in più avremmo detto ancora la nostra. Mertens? Fino ad ora siamo stati tutti coglioni, questo è un attaccante vero. Sui rigori in più della Roma..." [VIDEO]
Gentili lettrici e lettori di CalcioNapoli24, benvenuti alla diretta testuale della conferenza di Maurizio Sarri alla vigilia di Sampdoria-Napoli. E' l'ultima gara di campionato, fondamentale in chiave secondo posto. La Roma sarà impegnata in casa contro il Genoa, già salvo, gli azzurri dovranno vincere contro i blucerchiati e sperare in un passo falso degli uomini di Spalletti. La conferenza avrà inizio alle ore 14.30 circa.
14-13. I colleghi cominciano a riempire la sala stampa, a breve parlerà Maurizio Sarri.
Ecco Maurizio Sarri, apre la conferenza sul secondo posto e la Sampdoria: "Abbiamo l'obbligo di crederci. Noi dobbiamo fare una partita vera domani, andare a Genova contro una squadra forte e prendere punti. Le possibilità nel secondo posto non sono molte, ma il nostro obbligo è di provarci, Nutro stima nella Sampdoria, allenatore forte e società che si è mossa benissimo. Squadra giovane e con tantissimi giocatori di prospettiva. Società che ha programmato benissimo, non sarà una partita semplice, ma noi faremo la nostra parte".
Su Mertens: "Le scelte devono essere avallate dal campo, questa possibilità si moltiplica quando il giocatore è forte. La stragrande maggioranza del merito va al giocatore. La squadra deve aiutare sè stessa, dobbiamo fare risultato. Il resto è solo una conseguenza. Se facciamo una grande partita Mertens avrà le sue occasioni".
Sulla difesa: Secondo me la nostra linea difensiva è in grande crescita. Il nostro mnodo di giocare predispone a tantissime letture e quindi qualcosa si può sbagliare. La speranza è che ci sia ancora crescita di altri giocatori. Sperando che diventi più competitiva con più interpreti".
La Sampdoria è un'ottima squadra, giocatori di grande prospettiva, forti e un livello di organizzazione notevole. Possono mettere in difficoltà chiunque. Se vogliamo crescere dobbiamo farlo sotto il punto di vista della mentalità. Domani sarà un banco di prova in questo senso, se stiamo crescendo dobbiamo fare una partita importante anche domani.
Insigne e Albiol? Non mi risulta abbiano parlato di scudetto, ma di sogno. Dobbiamo pensare a Dimaro per cominciare bene la stagione.
De Laurentiis? Può darsi lo incontri settimana dopo la fine della stagione, come può darsi di no. Sono discorsi interni della società. C'è anche un direttore sportivo, può essere che lo incontri lui.
La sensazione è che la squadra in questo momento stia bene, soprattutto mentalmente. Abbiamo entusiasmo, stiamo mettendo in campo i migliori dati stagionali, questo difficilmente accade a fine maggio. E' vero che il campionato è stato lungo, c'è la necessità di tirare il fiato. Ma se ci fossero altre 5-6 partite potremmo dire ancora la nostra in campionato.
Totti si ritira? Signori in piedi, stiamo parlando di uno dei più grandi calciatori. Mai visto uno come lui che spalle alla porta mette i compagni in porta con un tocco. Fuoriclasse di dimensione mondiale, assoluto. Non c'è che mettersi in piedi ed applaudire.
Otto rigori in più alla Roma? Diciamo che cinque sono ininfluenti e tre gli hanno portati qualche punto in più. Ma poi bisogna vedere caso per caso. Ma il dato è comprensibile, la Roma è una squadra che gioca moltissimo nell'area avversaria. E' incomprensibile il nostro, statisticamente difficilmente comprensibile per quante volte entriamo in area avversaria.
Higuain e Mertens, sono due situazioni che ti gratificano entrambe, Gonzalo è un fuoriclasse assoluto. Ma c'è solo da tirare fuori ciò che i genitori gli hanno messo nel dna. Dries è un altro giocatore fenomenale, se sta facendo bene da attaccante centrale è un limite nostro (ride ndr), ce ne siamo accorti con qualche anno di ritardo. Dopo un mese era un attaccante centrale nato, abbiamo sbagliato tutti a fare determinate valutazioni. Lo ritenevamo un fenomeno a spaccare la partita in due partendo dalla panchina. Ma lui ci ha dimostrato che siamo praticamente dei coglioni".
Chi mi dà grandi soddisfazioni è Jorginho, l'ho visto diventare un punto di riferimento, crescere di mentalità di qualità. Poi Diawara, Rog, e tanti altri ragazzi stanno crescendo in maniera esponenziale. Milik ha tanta roba da tirare fuori. Zielinski è quello con cui sto avendo più difficoltà a tirare fuori le sue qualità, perchè ha le stimmate del fuoriclasse.
Oscar ad un giocatore del Napoli? Lo do al gruppo. Non ha mai traballato di fronte alle disavventure e alle sconfitte. Non posso darlo ad un giocatore in particolare.