...Scrive appunti e non carica la squadra!...cit!

di Fabio Cannavo (Twitter: @CannavoFabio)

…come se poi vivessimo lo spogliatoio. Come se ci allenassimo con loro durante la settimana. Accusato di avere poco carisma, di essere ‘spento’ nei momenti clou di una gara. Arriva anche questa smentita, subito dopo la gara di Wolfsburg. Rafa Benitez e il suo ‘fardello’, la grinta, il carattere. Il tecnico spagnolo ‘annienta’ i ‘criticoni’. Prova di carattere del Napoli al Volskwagen-Arena. Sin da inizio gara lui è in piedi, richiama Ghoulam che è sulla fascia vicino alle panchine. Cerca lo sguardo di Britos, avendolo scelto a discapito di un più ‘popolare’ Koulibaly. Non molla mai Inler e i suoi movimenti. Quello di ieri è stato un Benitez attento, voglioso di dimostrare che le critiche piovutegli addosso non hanno fondi di verità. Il Napoli corre, crea ed è lui l’artefice di questo fantastico 1 a 4 in terra ariana. Anche lui. “Scrive solo appunti e non carica la squadra!”, per dirne una…da bar! Se bastasse togliersi una giacca per dimostrare il proprio attaccamento alla maglia, sarebbero tutti grandi tecnici. Lui arriva alla vittoria col gioco e si aspetta che le ‘motivazioni’ arrivino prima di tutto da coloro che scendono in campo. La rosa possiede poche pedine di carattere. Tranne Gargano, Higuain e qualcun altro, ce ne son pochi che alzano la voce e si fanno sentire. L’anno scorso c’era Reina, c’era Paolo Cannavaro, lo spogliatoio era un altro, quasi. Da ieri in poi, quindi, dovrà pensarci lui. Benitez. Sarà lui a dover indicare i giusti movimenti a Callejon, dovrà essere il tecnico ad occuparsi di richiamare il distratto Lopez. Eppure c’è qualcuno che ancora critica. Vedere un taccuino in panchina non vuol dire essere schematici e poco calorosi. Lanciare una bottiglietta non è sintomo di carattere. Chiaro? I sicuri, i forti, non hanno bisogno di urlare. C’è modo e modo. E lui usa quello migliore… 

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