Si aspettavano Ronaldo. Solo ora scoprono che è Callejon...
di Fabio Cannavo (Twitter: @CannavoFabio)
Niente di preoccupante, non c’è alcuna trattativa in atto per cederlo. Anzi. Non si tratta di mancanza di motivazioni, non si tratta di sudditanza psicologica nei confronti di qualche nuovo arrivato (Gabbiadini ndr.). E’ solo un momento no. Ed è normale che capiti. Altrimenti non si chiamerebbe Josè Maria Callejon, ma Lionel Messi, o Cristiano Ronaldo. Loro, forse solo loro, o anche qualcun altro, possono godere di un alto rendimento per tutta la durata della stagione. Poi ci sono i ‘cosiddetti’ calciatori, quelli ‘normali’, per intenderci. Non i ‘mostri’. Ecco, tra loro c’è anche Callejon, ma quel sette dietro la maglia, evidentemente, ha confuso le idee a qualcuno che pensava di avere in casa il vero e proprio CR7. Magari.
LE CRITICHE – Sì che sono piovute critiche. Ma a Napoli è cosa di tutti i giorni. Basta un mese di calo per dire che sei già stato venduto o che non vai d’accordo coi compagni o che la città di Napoli ti sta stretta. Si fa la corsa a cercare il motivo reale del non rendimento. Callejon, poi, che l’anno scorso arrivò a quota 20 goal stagionali, è più facile da accostare ad altri club. E’ vero, l’Atletico Madrid ci pensò sul serio l’estate scorsa e non si può nascondere il tentennamento della stessa ala spagnola. Gli sarebbe piaciuto tornare in Spagna da leader, con l’etichetta del campione e non più della riserva. Fatto sta, che il suo periodo ‘no’ non può essere legato ad una possibile partenza futura. Arriveranno altre offerte, ma se non penserà a far bene in questi ultimi tre mesi il suo prezzo potrebbe vertiginosamente calare e a De Laurentiis non converrebbe più di venderlo, sempre nell’ottica di un sostanzioso ricavo economico.
LA SFIDA INTERNA – Gabbiadini gli ha indubbiamente ridotto il minutaggio, è evidente. Il fatto che l’ex Samp continui a segnare non gioca a vantaggio di Callejon che, invece, è a secco già da un bel po’. Prima non aveva rivali sulla fascia destra, era diventato insostituibile. Ad oggi non lo è più e lo dimostra l’alternanza con Gabbiadini. Non vorremmo mai immaginare che la concorrenza gli faccia così male.
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