Spalletti bocciato senza neanche un giorno di lavoro: l'ultima follia made in Napoli

31.05.2021
17:00
Bruno Galvan

Il pregiudizio colpisce anche Spalletti

CALCIO NAPOLI - Spalletti non è stato ancora nemmeno presentato che già deve fronteggiare il partito dei cosiddetti scontenti della scelta fatta dal presidente De Laurentiis. Motivo? Al di là della follia, perchè trattasi di questo, c'è chi imputa al nuovo tecnico il fatto di essere antipatico e soprattutto uno che spaccherà lo spogliatoio. Ovviamente, sempre per questa corrente fantasiosa di pensiero, il primo a pagare dazio sarà Lorenzo Insigne (qui però il guaio è stato compiuto dalla serie su Francesco Totti in cui Spalletti è stato descritto come un autentico mostro senza essere mai interpellato). Il carrozzone mediatico si è già scatenato tra tesi, pettegolezzi e quel famoso pregiudizio di chi ha sempre la verità in tasca. Chissà cosa starà pensando in questi giorni lo stesso mister. Certamente non perderà tempo dietro a queste cose, ma sarebbe bello se le raccogliesse tutte per conservarle. D'altronde la competenza di questo 'popolino' è elevata tanto che lo stesso trattamento fu riservato ad un certo Sarri (di cui oggi tutti si professano seguaci) il quale fu accolto tra scetticismo e paura di 'empolizzazione'.

La frase più ricorrente è questa: "Spalletti non mi è simpatico". Vorremmo capire in base a quale parametro si possa esprimere questo giudizio. Vanno a cena con il mister? Lo frequentano? Sono suoi vicini di casa (bisognerebbe chiamare il famoso Cioni con le sue galline)? Forse qualcuno dimentica che non siamo a LOL, lo splendido game show andato in onda su Prime video, dove bisogna mettere in mostra tutto il talento per far ridere. Un allenatore va scelto in base a ragioni tecnico-tattiche e non per simpatia o capacità di avere consensi. Altrimenti in panchina avremmo visto bene senza ombra di dubbio il mitico Lillo Petrolo. Fossimo al posto di Spalletti avremmo detto, guardando l'umore della piazza: "Ma chi me l'ha fatto fare?". Alle vedovelle, gli anti ADL a prescindere o chi è affetto da pessimismo cronico possiamo dirgli tranquillamente che Luciano non è mica un bischero. Lasciamolo lavorare, o quanto meno facciamolo iniziare.

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