Titolarissimi che passione! El Kaddouri sfortunato trait-d'union, c'è una grossa differenza tra Sarri e Mazzarri

14.03.2016
12:30
Claudio Russo

Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Higuain, Insigne. Più David López e Dries Mertens.

Oppure.

De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Gamberini; Maggio, Behrami, Inler, Hamsik, Zuniga; Cavani, Pandev. Più Blerim Dzemaili, Miguel Britos e Lorenzo Insigne.

La rosa dei titolarissimi, mettendo a confronto l'ultimo Napoli di Walter Mazzarri nel 2012/2013 ed il primo (si spera) di Maurizio Sarri nel 2015/2016 presenta alcune similitudini. Diversamente dal 'platoon-system' di Rafa Benitez che coinvolgeva 18-19 giocatori e che, purtroppo, non ha ottenuto i risultati sperati, la gestione degli uomini da parte dei due allenatori toscani ha alcune similitudini.

Pochi giocatori, fuori dalla Coppa Italia e dall'Europa League subito dopo i gironi eliminatori, una formazione praticamente già fatta partita dopo partita. Se ad inizio stagione Sarri parlava di diciotto uomini per organizzare un colpo di stato, con una sola competizione a disposizione questo gruppo di guerriglieri sembra essersi ridotto a sole 13 unità: ragazzi come Strinic, Maggio, Chiriches, Valdifiori, Chalobah, El Kaddouri e Gabbiadini - protagonisti in Europa League - rischiano di vedere molto poco il campo in questo finale di stagione.

Tredici uomini per Maurizio Sarri, con due cambi già pronti (Mertens 25 presenze, David López 20) ad ogni match quando si alza la lavagnetta del quarto uomo. E davvero pochi infortuni, che hanno permesso allo stesso undici di scendere in campo per ben diciassette partite sulle ventinove giocate in campionato. Uno in più nell'ultimo Napoli 'mazzarriano', che partiva dal classico undici che vi abbiamo elencato ad inizio pezzo prima di dar spazio ad altri pretoriani come Britos e Dzemaili più un ancora 'ragazzino' Insigne reduce dalla cavalcata di Pescara in B.

Prendendo in esame i minutaggi del solo campionato 2012/2013, si è andati dai 3266 minuti di Hamsik ai 1745' di Insigne con Mesto (729') ed Armero (572') a chiudere il gruppo con Rolando (391') ed El Kaddouri (225'). Curiosamente, quest'ultimo è l'uomo meno utilizzato anche da Maurizio Sarri in questo campionato: 144 minuti, davanti ai trascurabili 20' di Chalobah. Omar è il trait-d'union tra le due annate, sfortunatamente per lui. Mentre la più grande differenza sta nella gestione della formazione titolare: Sarri, nelle prime 29 partite di Serie A, ha schierato lo stesso undici in 17 occasioni (6°-9°, 14°-17°, 21°-22°, 25-27°); Mazzarri, invece, i suoi titolarissimi li ha alternati più e più volte (uguali formazioni tra 11° e 12°, dalla 15° alla 17°, dalla 19° alla 21° e 25°-26°: nei quattro parziali cambiò comunque diversi uomini nell'undici-tipo). Arrivò secondo a nove punti dalla Juventus. Sarri può far meglio.

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