Tre miracoli italiani, due consiglieri illustri e un solo credo...

05.03.2016
11:12
Bruno Galvan

Cosa accomuna Maran, Sarri, Chievo, Empoli e Napoli? La domanda a primo impatto sembra proibitiva, ma dando uno sguardo alla storia scopriremo che la risposta è più facile di quanto sembra. Partiamo dalla rotta Chievo-Empoli-Napoli. Queste tre squadre sono entrate di diritto nella storia del nostro campionato. Indimenticabile resta ad esempio il primo Chievo di Del Neri che al debutto in serie A sbalordì dando lezioni di gioco a tutti. Quell'undici è famoso quanto quello della grande Inter: Lupatelli, Lanna, D'Angelo, D'Anna, Moro; Eriberto, Corini, Perrotta, Manfredini; Marazzina, Corradi. Quella favola ancora oggi continua con un quartiere di Verona che non è più una meteora. Stessa cosa può dirsi  dell'Empoli di Sarri, una squadra che ha fatto innamorare tutti per la mentalità e il gioco espresso. Non a caso quella compagine aveva in rosa giocatori che oggi sono esplosi definitivamente come Rugani, Hysaj, Saponara, Sepe, Tonelli, Valdifiori, Mario Rui, Zielinski. Infine c'è questo Napoli che con la sua idea tattica ha riscosso grandi applausi in quanto è l'unica squadra insieme alla Fiorentina, ad aver proposto un gioco diverso e monotono dal catenaccio all'italiana. Possiamo affermare che i due storici Chievo e Empoli, insieme al Napoli attuale, sono dei veri e propri miracoli se rapportati a obiettivi e fatturati delle rivali. I veronesi e i toscani furono dati per retrocessi già prima di giocare mentre il Napoli quest'anno era dato fuori dalla Champions. 

Maran e Sarri sono due allenatori che hanno seminato tanto nella loro carriera ed hanno raggiunto meritatamente la serie A. Proprio l'attuale allenatore del Chievo fu tra i papabili a guidare il Napoli qualche anno fa, ma De Laurentiis fece altre scelte. Dando per scontato la differenza tra Chievo e Napoli sul campo e come numeri di fatturato e valore della rosa, c'è una cosa che accomuna un po' la strategia di Campedelli e De Laurenttis. Se nel Napoli vedere un giovane del settore giovanile arrivare stabilmente in prima squadra e giocare è un miracolo, stessa cosa capita nel Chievo nonostante avesse vinto il titolo di campione d'Italia primavera nel 2013-2014. Di quella squadra vincente nessuno ha esordito in prima squadra, tranne il terzino sinistro Filippo Costa quest'anno. Tuttavia, va detto, che Campedelli e De Laurentiis sono due presidenti che sanno gestire le proprie aziende e sono diventati degli esempi da seguire. Non a caso sono entrambi consiglieri di Lega. Chiudiamo ricordano che nell'ultimo confronto in casa di Sarri, l'Empoli vinse 3 a 0 proprio contro il Chievo di Maran un anno fa. Stasera non ci sarà spazio per programmare come amano fare i due presidenti, bisognerà gettare il cuore oltre la tattica sul campo. Perchè chi gioca con il cuore, vince sempre.

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