
Tutta n'ata storia...
di Bruno Galvan. Twitter: @BrunoGalvan85
Otto anni intensi, fatti di gol e dichiarazioni d’amore reciproche. L’idillio tra Marek Hamsik e Napoli non è mai stato in discussione, tranne che per la solita stampa del Nord che ama accendere la miccia per fare esplodere bombe inesistenti aizzando ancora di più i tifosi partenopei. E’ vero, De Laurentiis ha rifiutato un’offerta importante della Juventus per Marekiaro ma non c’era nemmeno bisogno che arrivasse la Vecchia Signora a bussare le porte della Filmauro. Hamsik ha ribadito più volte, e in diverse interviste, che ha sposato in pieno il progetto Napoli sentendosi un napoletano d’adozione. Non a caso lo slovacco ha preso casa vicino a Castel Volturno per legare con l’ambiente e mettere le radici nella nostra cultura. Non è roba da tutti calarsi nel tessuto della realtà napoletana sposandone pregi e difetti. Quando fu scippato del rolex, non ci fu nessun commento negativo di Marekiaro verso la città. Cosa che invece non fece lady Lavezzi che dopo una rapina in città, pubblicò un tweet al veleno: “Napoli, città di m....”
Nemmeno il corteggiamento di Mino Raiola, che voleva portarlo al Milan, riuscì a convincere Marek. Lui, Napoli ce l’ha tatuata dentro. Come non dimenticare ad esempio il tatuaggio sul braccio dopo la storica vittoria della Coppa Italia contro la Juventus. Un gesto d’amore che conferma il suo sentirsi napoletano a tutti gli effetti.
Mai una polemica o parola fuori posto. Un personaggio dalle qualità umane di Hamsik passa una volta ogni 100 anni. La sua maturità è sempre stata ben gradita da chi l’ha allenato ed anche da De Laurentiis. Non a caso lo slovacco è l’unico rimasto in città di quel tridente con Cavani e Lavezzi che ha fruttato cento milioni alle casse partenopee. Non c’è prezzo o clausola che tenga, l’idillio tra Hamsik e Napoli è senza fine
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