Tutti per uno, uno per tutti...

15.09.2015
16:00
Redazione

Di Bruno Galvan. Twitter: @BrunoGalvan85

Per molti è l’uomo di Sarri, ma non è proprio così. Mirko Valdifiori è approdato a Napoli per volontà di Aurelio De Laurentiis che l’ha corteggiato già da marzo, quindi molto prima dell’arrivo della nuova guida tecnica. L’avvio stagionale del regista di Lugo di Romagna non è stato dei più entusiasmanti.  La sua sofferenza fisica per i carichi di lavoro erano già note a chi mastica calcio, ma c’è chi spara sentenze dopo che ha visto giocare Valdifiori al massimo due volte negli ultimi tre anni.  Andando ad analizzare i dati statistici del regista partenopeo, balza all’occhio la differenza di rendimento rispetto alla scorsa stagione. Basandoci sulle pagelle dei tre maggiori quotidiani nazionali, Valdifiori in Toscana aveva una media voto a settembre del 6 pieno.  Oggi la sua media voto sfiora il 5. Come mai questo crollo di rendimento? Non doveva essere la mente tattica di Sarri?

La verità è che la condizione precaria di Mirko c’era inizialmente anche l’anno scorso ad Empoli, ma veniva mascherata da una grande organizzazione del centrocampo toscano. Valdifori si sentiva più protetto e poteva fare il suo gioco gestendosi. Questo a Napoli non è possibile perché gli interpreti sono diversi e non hanno ancora capito i movimenti richiesti da Sarri. Croce e Vecino erano due soldati in grado di fare le due fasi di gioco offrendo raddoppi sistematici. Hamsik e Allan, sul piano tecnico nettamente superiori al duo empolese, al momento hanno dei black out e spesso rubano spazio a Valdifiori. Il brasiliano gioca troppo centrale e non tiene il centro-destra, Marekiaro invece pare soffrire il doppio compito nello scacchiere di Sarri. Questo aspetto mette in difficoltà Valdifiori che non solo non ha spazio per impostare, ma si trova a coprire fette di campo più ampie rispetto al passato.

Un altro dato che dimostra la difficoltà fisiologica del numero 6 azzurro, è quello relativo alle ammonizioni. Un anno fa alla quarta giornata contro il Milan si beccò i primi due gialli che gli costarono un’espulsione. Nell’arco di tutto il campionato, le ammonizioni furono complessivamente 7. Quest’anno ha già beccato due gialli alla terza giornata. E’ un sintomo che oltre alla condizione precaria, qualcosa non va sul piano tattico dell’intero centrocampo. Valdifiori non è Pirlo e guai a fare questi paragoni che in passato finirono per distruggere Inler. Mirko è uno che ha le qualità per far girare questo Napoli al meglio a patto che gli altri 9 compagni iniziano a capire al più presto possibile il nuovo corso di Sarri. 

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