UFFICIALE - Napoli in ritiro permanente da martedì

24.04.2022
17:44
Redazione

La SSC Napoli ufficializza la decisione in pochissimi minuti dopo il disastro contro l'Empoli: squadra in ritiro da martedì. Arriva la scelta di De Laurentiis

La SSC Napoli, in una nota ufficiale diramata su Twitter, ha deciso che da martedì, alla ripresa degli allenamenti, la squadra andrà in ritiro permanente. Una decisione forte che potrebbe essere stata presa da parte del presidente De Laurentiis dopo il disastro contro l'Empoli.

Napoli: in ritiro, la dura decisione

Non è per niente stata presa bene la sconfitta contro l'Empoli del Napoli, che in 8 minuti finali da 0-2 è andata sotto 3-2. Ambiente contro la squadra, che ha deluso i 4mila tifosi azzurri presenti allo stadio Castellani. Non perdona la società la squadra intera, perché il Napoli andrà in ritiro permanente da martedì. Soltanto qualche ora per distrarsi a casa con i familiari, poi martedì il Napoli va in ritiro e può restarci fino al termine della stagione. Da capire se la società abbia preso la decisione andando contro i giocatori, che potrebbero pensare di non meritare questa 'dura' punizione. Nelle prossime ore si saprà di più riguardo la scelta presa.

Conferenza Spalletti Empoli Napoli

Empoli Napoli: Spalletti in conferenza stampa. L'allenatore della SSC Napoli è intervenuto in diretta post gara. Spalletti parla per il Napoli calcio in conferenza. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24:

"Mertens ed Insigne fuori e Napoli scarico agonisticamente? La partita aveva preso una china in cui perdevamo palla e non sapevamo gestirla, si cerca di mettere un centrocampista che ha giocato tutto l'anno per ristabilire certi equilibri. Nelle vittorie di fila la squadra è sempre stata quella, si è passato un periodo dove mi chiedevate di togliere Insigne per via di Toronto. Me lo chiedevate voi, ed io l'ho tenuto lì. Oggi mancavano dieci minuti e ho messo dentro chi pedalava tanto e che ci hanno dato vantaggi nei periodi in cui abbiamo fatto tanti punti. Il problema è la gestione cattiva della settimana, se poi si hanno certi cali durante le partite. Ed il responsabile chi è? Io, perchè mi consulto con lo staff e poi decido quello che si fa durante la settimana. Se l'atteggiamento della squadra è questo, sono io che devo correggerlo e non chi viene da fuori e che non ha contatto, oppure il giornalista che mi chiede di far giocare uno o l'altro. Io sto con Mertens, lo reputo un grande calciatore e al presidente ho detto che è un giocatore da tenere, poi ci sono questioni di numeri che dipendono dalla società. Vi ho dato ragione, l'ho fatto giocare poco ma i risultati li abbiamo fatti lo stesso.

Demme poteva entrare? Sì, c'era anche Tuanzebe. Potevano essere fatte delle cose diverse, i cambi quando finisce così si sbagliano sempre. Quando non c'è risultato, comportamento corretto per quello che si è scelto di fare, è chiaro che i cambi sono fatti male. Ogni volta che si perde, tutti quei cambi che sono stati fatti sono sbagliati.

Riflessioni sul mio futuro? Il mio futuro è dopodomani, domani ci riposiamo: volevo rimanere qui dalla mia mamma ma torno a Napoli stasera con la squadra. Bisogna sentirsi addosso le responsabilità, tutti si è detto che era una squadra che poteva lottare per il campionato perciò non può esserci questo divario con gli ultimi dieci minuti. Se una squadra lotta per il campionato e l'ho sempre tenuta a manetta dal primo momento in cui sono arrivato, poi se si fa queste prestazioni e si giocano pezzi di partita così, è segno che ho sbagliato qualcosa nel lavoro. Non ci può essere un divario così"

La mancata risposta della squadra nei momenti di difficoltà? Sorprende il finale di questa partita, bisogna analizzarlo e bisogna parlarne. Sono cose che nel calcio succedono, che una squadra cali di ritmo ed intensità. Abbiamo trovato un avversario caparbio, che ci ha provato su ogni pallone ed è stato sempre molto pressante e dentro il match. Poi c'è l'episodio vantaggioso e mentalmente cambia tutto, soprattutto se non hai una struttura mentale forte ed un carattere forte. Abbiamo sempre detto che la squadra da un punto di vista delle scelte doveva sempre giocare la palla, la battaglia non è la nostra qualità e certe volte andiamo in difficoltà. Quando succede, è responsabilità dell'allenatore che durante la settimana vede i calciatori e le difficoltà della squadra. Si cerca di tirare fuori i pregi.

Sogno scudetto? È finito, ci sono i numeri che lo dicono. Con dispiacere, è un sogno che abbiamo coltivato e che avevamo creato con grande sacrificio e lavoro. Poi sono stati più bravi gli avversari e gli va concesso strada"

Conferenza Spalletti
Notizie Calcio Napoli