"Articolo 17? Higuain ci farebbe una figura pessima": l'ipotesi remota, la smentita familiare e i due precedenti legati al Napoli

01.04.2016
10:00
Claudio Russo

Per sua fortuna, Gonzalo Higuain in questi giorni è stato in Argentina. E' possibile che possa esser stato informato dell'enorme querelle nata su di un suo presunto rifiuto ad un'offerta di rinnovo propostagli da Aurelio De Laurentiis, con la battagli di comunicati tra SSC Napoli e Mediaset (e le dichiarazioni del giornalista in questione, Paolo Bargiggia). Oggi, tuttavia, torna alla luce - come scritto dai colleghi de La Stampa - il famigerato articolo 17 della FIFA, che potrebbe essere utilizzato dallo stesso Higuain.

Cos'è questo articolo 17? L'articolo 17 permette a un calciatore con un contratto di durata superiore ai tre anni di svincolarsi al termine del terzo anno oppure, se ha più di 28 anni, di svincolarsi dopo appena due anni. Ci sono tuttavia tre condizioni fondamentali da rispettare: 

1) bisogna rescindere entro quindici giorni dall'ultima partita giocata; 

2) non ci si può trasferire in una squadra dello stesso paese nei successivi 12 mesi; 

3) bisogna pagare un indennizzo al club calcolato in base allo stipendio percepito dal giocatore, agli anni di militanza, alla sua età.

Dunque Higuain, in questo caso, sarebbe soggetto al pagamento di un indennizzo calcolato dalla FIFA in base a criteri come l'ingaggio e il tempo rimanente alla scadenza del contratto fino a un massimo di 5 anni. Inoltre, se la rottura dell'accordo avviene all'interno del cosiddetto periodo protetto (cioè i primi due anni di contratto, che diventano 3 se l'età è inferiore ai 28 anni) il calciatore può essere sanzionato con una squalifica che va dai 4 ai 6 mesi. Gonzalo Higuain, che negli scorsi mesi ha compiuto 28 anni, è negli ultimi 12 mesi di periodo protetto.

Per quanto riguarda l'articolo 17, ci sono stati tre casi eclatanti negli ultimi dieci anni: il primo fu Andy Webster, difensore scozzese che, nel 2006, chiese la risoluzione unilaterale del suo contratto con l'Heart of Midlothian; il secondo fu l'ex portiere del Napoli Morgan De Sanctis, che nel luglio 2007 chiese d'ufficio la rescissione del contratto che lo legava all'Udinese alla FIFA; il terzo è legato sempre ad un ex Napoli come Francelino Matuzalem, che nel 2007 diventò un calciatore del Real Saragozza facendo infuriare lo Shakhtar Donetsk. CLICCA QUI PER LEGGERE IL FOCUS

L'idea che Gonzalo Higuain possa avvalersi dell'articolo 17 è quantomeno remota: dovesse malauguratamente succedere, il Pipita ed il suo entourage cadrebbero inevitabilmente nell'incoerenza più totale. Perché? Ci sono almeno due ragioni: la prima è nell'ottimo rapporto che persiste tra il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e l'entourage di Higuain formato da suo padre Jorge e da suo fratello Nicolas; la seconda è da andare a ricercare in un vecchio intervento radiofonico di quest'ultimo, che nel novembre scorso dichiarò le seguenti parole: "Higuain e la possibilità di svincolarsi attraverso l'articolo 17 delle norme FIFA? Un grande giocatore come Higuain non potrebbe mai avvalersi dell’articolo 17, ci farebbe una figura pessima e non è nello stile della nostra famiglia. Gonzalo tre anni fa ha scelto Napoli e basta vedere ciò che sta facendo in campo per capire quanto ci tiene a questa maglia. Al momento non abbiamo appuntamenti col Napoli, incontrai a Venezia De Laurentiis, ma non era il momento per parlare di certe cose perché eravamo tranquilli e concentrati sul risultato da raggiungere". Sicuri ancora, dopo queste dichiarazioni, che Gonzalo Higuain possa effettivamente liberarsi dal Napoli tramite l'articolo 17? Ipotesi davvero remota, ma nel calcio di oggi non è da escludere nulla.

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