Un equivoco di nome Manolo: ci sono due fantasmi del passato da accantonare

04.09.2015
17:30
Redazione

di Claudio Russo – twitter:@claudioruss

Il grande dilemma di Maurizio Sarri, o almeno quello che si pongono i tifosi: al fianco di Gonzalo Higuain chi gioca? Ammesso che Lorenzo Insigne ormai si è preso il posto e la maglia del trequartista dopo la prestazione molto buona contro la Sampdoria (da rivedere sempre quando servirà la fase difensiva), e che Gonzalo Higuain andrà in campo a prescindere perchè...è Higuain, restano tre ragazzi per un posto.

Dries Mertens ha fatto bene in ritiro da 'seconda punta' e maluccio contro il Sassuolo, Josè Callejon è sembrato un po' fuori ruolo in ritiro e...ha rischiato di confermarsi anche contro la Sampdoria. Manolo Gabbiadini, invece, a Dimaro ha giocato da 'prima punta' ed in campionato ha visto il campo per pochissimi minuti. Salvo poi tornare da titolare con la Nazionale di Antonio Conte in un attacco a tre. Eppure il 4-3-1-2 sembra esser fatto apposta per le doti di Manolo, in difficoltà nel 4-2-3-1 quando Benitez lo schierava sulla fascia destra e decisamente meglio alle spalle di Higuain quando il 4-2-3-1 si trasformava quasi in un 4-4-2. 

Il 22 agosto, alla vigilia del debutto, Sarri disse a Castel Volturno: "Possono esserci dei dubbi anche sullo stesso Higuain. Non dirò mai chi gioca, per rispetto ai miei giocatori: devono saperlo da me. Potrei anche andare con il sorteggio". Lasciando passare la piccola 'bugia' sui dubbi nell'impiego di Higuain, torniamo indietro nel tempo e scaviamo nei vecchi attacchi a due di Maurizio Sarri: cioè, torniamo ad Empoli perchè è lì che l'allenatore del Napoli porta il 4-2-3-1, prima di provare il 3-4-1-2, il 4-4-2 fino a trovare la quadratura del cerchio con il 4-3-1-2. 

Tra il 2012 ed il 2015 si alternano, nelle coppie d'attacco: Massimo Maccarone, Manuel Pucciarelli, Francesco Tavano e Levan Mch'edlidze. In ordine, così come li leggete, anche nelle gerarchie di Sarri. L'Empoli dell'anno scorso si affidava ad una 'prima punta' un po' più tecnica e un po' meno fisica, come Massimo Maccarone, e ad una 'seconda punta' certamente più agile nello spostarsi sul campo, come Manuel Pucciarelli. Con i dovuti paragoni, i Maccarone e i Pucciarelli di Empoli sono gli Higuain ed i Mertens/Callejon di Napoli. 

Gli epigoni uniti dalla maglia azzurra e da un allenatore che, tuttavia, fatica a trovare spazio per Manolo Gabbiadini: troppo alto (ma buona agilità, certo) per fare il Tavano, troppo 'leggero' per fare il Mch'edlidze. Non dotato, in queste due partite, per Sarri, delle doti adatte per fare da spalla a Gonzalo Higuain. Restringendo la scelta a Callejon e a Mertens. E' un peccato però, conoscendo le doti di Gabbiadini, non riuscire a trovargli spazio. Sarebbe controproducente rimanere 'ostaggi' dei fantasmi rappresentati dai Maccarone e dai Pucciarelli, quando si ha quel ben di Dio lì davanti. A maggior ragione se Gabbiadini dovesse diventare quasi un 'equivoco' tattico.

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