Zielinski: "A Napoli la gente è pazza per questa squadra! Ero partito come sostituto di Hamsik, ora mi alterno con Allan. Prima avevo paura nei contrasti, adesso non temo nulla. Sarri? Mi apprezza molto"

07.10.2016
18:11
Leonardo Vivard

Piotr Zielinski, centrocampista del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni dei media polacchi. Ecco le dichiarazioni riportate da sport.pl e tradotte in anteprima da CalcioNapoli24: "

Questa estate hai iniziato una nuova avventura sportiva. E' divertente giocare nel Napoli?

"E' stato un salto enorme per me. La gente ama il club, è letteralmente pazza. Ti riconoscono, quando cammini per strada arrivano, chiedono se possono fare una foto, ti esaltano. All'Empoli questo è accaduto molto meno frequentemente, forse mi riconoscevano ma non si avvicinava nessuno. A Napoli i tifosi entrano sempre in contatto con te"

Marek Hamšík è l'idolo? Guida lo spogliatoio?

"E 'il capitano. Inoltre, entrare nello spogliatoio azzurro è stato facile, perché ho ritrovato colleghi  come Lorenzo Tonelli ,che conoscevo già da Empoli, Allan con l'Udinese. Sono stato accolto come sostituto Hamsik, poi ho iniziato a subentrare ad Allan, di recente spesso inizio da titolare"

Come trovi la squadra?

"Giochiamo un sacco di partite, abbiamo una squadra forte, in modo da permettere a Maurizio Sarri di ruotare i giocatori. Marek Hamsik è intoccabile, così dal primo giorno sono entrato in concorrenza per il posto da titolare con Allan. E adesso, una volta gioca lui ed una volta gioco io. Beh, sembra che l'allenatore e gli altri nel club siano felice per come sto giocando. Sto facendo di tutto per giocare il più possibile, ma il tecnico deve distribuire le forze tra i giocatori. Nell'ultima partita era chiaro che alcune persone fossero stanche"

Sarri come ti considera?

"Apprezza le mie capacità, a volte me lo ha detto. La lotta continua, senza interruzioni. Il club ha investito tanto sul mercato, la metà degli acquisti non ha ancora debuttato. L'allenatore li introduce lentamente, anche se a volte vogliono giocare". 

La cosa più preziosa che hai imparato in questi mesi?

"Sono venuto in un grande club, posso vedere come funziona, mi alleno ogni giorno con i miei compagni che sono stelle internazionali. Ho imparato da tutti. Sarri lo conoscevo già da prima. Ma è un allenatore di valore. Con lui, non conta solo far girare palla, il gioco deve essere veloce, con tante combinazioni". 

Questo è per te l'allenatore più importante della tua carriera?

 È importante, ma non so se il più importante in assoluto. A Empoli per molto tempo non sono stato uno dei titolarissimi. Solo alla fine della stagione, quando ho cambiato la posizione, mi sono spostato al centro del campo, lì qualcosa è cambiato. E quando è venuto Marco Giampaolo, ha puntato su di me".

Che ruolo in campo che ti piace di più? 

Beh, mi sento bene nel ruolo in cui gioco nel club. Posso andare avanti, dovrò lavorare tanto anche in fase di non possesso.

Qualcuno ti ha detto che si deve lavorare anche sulla fase di non possesso?

Gia all'Udinese questo elemento era fondamentale. A Empoli era lo stesso, ma si sa che se si vuole giocare ad alto livello, è necessario padroneggiare entrambe le fasi di gioco. Sarri richiama molto l'attenzione su questo, ma proprio all'inizio ha detto che sicuramente sono migliorato nel gioco difensivo. Mi ha detto che ha guardato le partite della mia passata stagione, ha notato che adesso lotto per la palla, salto di testa. In precedenza raramente partecipavo alle due fasi. 

Perché?

Avevo paura. Adesso non ho paura di niente

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