Affare Osimhen, parla Liguori: "Trattato da pedina per una plusvalenza, non sapevamo nulla! Mai stato a Lille, ci siamo bruciati per “colpa” del Napoli"

15.12.2021
08:40
Redazione

Affare Osimhen, lunga intervista a Liguori inserito nell'operazione

Luigi Liguori, ex giocatore del Napoli e protagonista dell'affare Osimhen tra Napoli e Lille, ha rilasciato un'intervista a Repubblica.

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Affare Osimhen, parla Liguori

Liguori, si ricorda com’è andata?

«Ero in prestito alla Fermana, in C. Mi chiamò il Napoli e disse: dobbiamo parlare. La società ci ha offerto due opzioni: rinnovare per un anno e restare, o andare al Lille e firmare per tre anni, entrando nell’operazione Osimhen. Voi che avreste fatto?»

E siete andati in Francia?

«Mai andati a Lille»

Mai? Nemmeno per firmare?

«Hanno mandato i contratti e abbiamo firmato a Castel Volturno. Quando è finito il prestito in C, il Lille mi ha mandato una comunicazione dicendo che il 1° luglio dovevamo essere da loro. Tutti e tre. Ma non volevamo più andare in Francia, ci hanno proposto di lasciare sul tavolo i due anni di contratto e accettare una buonuscita»

E perché non volevate più andare in Francia?

«Purtroppo non sapevo tutto. Loro non è che ti dicono che volevano fare plusvalenza. Ci hanno detto: il Lille vuole tre giovani e abbiamo pensato a voi. Poi abbiamo scoperto tutto, ma ormai eravamo coinvolti, non potevamo più fare nulla»

Lei lo sa quanto è stato valutato?

«Quattro milioni. Valutazione fuori mercato e pedina di scambio? Sì, e mi fa tanta rabbia. Non era un’operazione fatta per noi, per il nostro futuro. Era per altro»

Pensa che sarebbe potuta andare diversamente?

«Con gli altri ragazzi ci sentiamo e ci diciamo: avevamo tre anni di contratto. Ci siamo bruciati per “colpa” del Napoli. Perché non sapevamo nulla»

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