Agnelli al processo Alto Piemonte: "Gli Ultras ci ricattavano. In curva si entra a proprio rischio e pericolo"

22.09.2019
09:00
Redazione

L'edizione odierna del Corriere della Sera svela le dichiarazioni messe agli atti dagli inquirenti di Andrea Agnelli che, in occasione del processo Alto Piemonte, testimonia contro i protagonisti in negativo della curva dell'Allianz Stadium: 

«In curva si entra a proprio rischio e pericolo, particolarmente nel settore centrale. Non saranno tutti delinquenti i tifosi della curva, ma certamente ci sono una serie di capi ultrà che hanno potenzialità delinquenziali: Toia, Grancini, Mocciola». Ovvero i referenti dei gruppi Viking e Drughi.

"Io sono sempre stato consapevole che i gruppi ultrà, con una serie di comportamenti minacciosi e violenti, sono in grado di danneggiare e quindi ricattare la società. Talora — spiega ancora Agnelli — con richieste anche non particolarmente violente, siamo stati costretti ad aderire alle medesime, sapendo delle possibili conseguenze negative come cori e altre condotte, che possono comportare squalifiche o chiusura della curva"

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