Athletic, Aduriz: "Sarei felicissimo di segnare stasera. Higuain? Non è il solo a poter fare la differenza"

27.08.2014
11:00
Fabio Cannavo

Secondo l'edizione di oggi del Corriere dello Sport, tutto ormai è pronto. I 44.117 soci fremono per occupare il posto finalmente assegnato a titolo definitivo che, da qui in poi, accompagnerà sofferenze e gioie vissute nella Catedral. Con loro, i 4 mila aficionados più determinati, che si sono accaparrati i restanti biglietti destinati alla tifoseria locale. L'unica incognita è quel migliaio di tagliandi restituiti dal Napoli, che salvo sorprese dovrebbe essere messa in vendita a ridosso della gara. Pochi istanti, e anche quelli saranno venduti, per un pienone mozzafiato. «Il fattore campo può rivelarsi davvero importante» , ammette il temibile Aritz Aduriz, che lunedì mattina, insieme ai compagni, ha testato in prima persona le sensazioni che può regalare un San Mamés praticamente completato, in occasione del suggestivo allenamento a porte aperte. «L'impianto è fantastico, saremo trascinati dai nostri tifosi e dovremo trasformare in energia positiva la potenza del contesto. Dovremo mantenere alta la concentrazione e giocare, che alla fine è quello che più conta. L'ambiente condiziona, ma a determinare i risultati sono sempre e soltanto i giocatori». La struttura è costata la bellezza di 218 milioni. Ben spesi, ripete il club soddisfatto. Le cinque stelle Uefa sono giustificate anche dalla perfezione del terreno di gioco, con un prato tosato al millimetro. Innaffiato a poche ore dalla gara sarà rapidissimo, come piace alla squadra di Valverde, che fa degli scambi veloci e delle improvvise verticalizzazioni rasoterra la sua arma migliore. Dopo essersi compiaciuto della bellezza della nuova casa dell'Athletic, Aduriz ha spiegato il suo punto di vista ritorno di Champions. «In nessun caso possiamo speculare sul risultato dell'andata. Sarebbe troppo rischioso», la riflessione dell'attaccante. «Cercheremo di far gol fin dall'inizio, cercando di non prenderlo. Puntare allo 0-0 sarebbe un errore». L'erede di Fernando Llorente è reduce da una prolifica pretemporada, in cui ha siglato ben sette reti nel corso delle amichevoli estive. Adesso, un'intera città gli chiede di confermarsi nella serata che conta davvero. «Magari. Sarei felicissimo di segnare. Ma dovessimo passare grazie ai gol dei miei compagni sarebbe lo stesso». Facile che la partita si decida in base all'esito della sfida nella sfida con Higuain. «Lo conosciamo tutti ma nel Napoli sono tanti i giocatori che possono fare la differenza» . 

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