Auriemma: "Addio Sarri, ADL vuole allenatori italiani: niente Conte o Ancelotti, ora l'obiettivo è Inzaghi"

Raffaele Auriemma scrive sull'edizione odierna di TuttoSport: "Passa tutto in secondo piano. La vittoria sul Crotone (la 28ª su 38 in campionato), il record di punti in serie A (a quota 91 si era sempre vinto lo scudetto), il secondo posto che vale il tricolore virtuale, Hamsik che supera anche Juliano per le presenze in maglia Napoli e il Crotone che mestamente torna in serie B, nonostante il punto in più rispetto allo scorso campionato. Passa tutto in secondo piano, anche i 51.382 spettatori arrivati festanti al San Paolo per salutare una squadra spettacolare e un gruppo difficilmente ripetibile, se dovesse andare via Sarri. Da ieri sera il rischio è diventato prossimo alla certezza. Le cose non dette rappresentano lo snodo di una vicenda che vedrà sconfitti soprattutto i tifosi del Napoli, costretti a ricominciare (se non dovessero trovare un accordo Sarri e De Laurentiis) quasi da capo, con un altro allenatore e con un bel po’ di calciatori diversi. Perché il “tempo scaduto” di cui parla De Laurentiis, si è esaurito principalmente per sua volontà. Il patron non ha mai messo Sarri di fronte ad un bivio: presentare un contratto davanti agli occhi e con le cifre che siano di suo gradimento (3 milioni più bonus), oppure aspettare l’arrivo di un club che pagasse la clausola. Mercoledì, nel pranzo tenutosi a casa Sarri, il presidente non ha avanzato proposte precise bensì gli ha ribadito tutto ciò che secondo lui non è stato fatto nella maniera corretta. Viene da pensare che De Laurentiis consideri conclusa l’esperienza di Sarri e che voglia andare avanti ricominciando da un altro tecnico. I nomi internazionali contattati dal patron (Emery, Ancelotti, Conte e Fonseca) hanno tempi lunghi per valutare l’offerta del club, allora torna l’ipotesi dell’allenatore italiano. Giampaolo e Gasperini sono graditi a De Laurentiis che però ha messo al primo posto Simone Inzaghi, pur sapendo che sarà difficile ottenere il sì di Lotito".