Auriemma sul CorSport: "Cavani al Napoli: perché si potrebbe. E’ plausibile che don Aurelio due conti in tasca se li sia fatti..."

"Il Matador al Napoli: perché si potrebbe". Il titolo dell'editoriale del giornalista di Mediaset Premium Raffaele sull'edizione odierna del Corriere dello Sport è abbastanza chiaro, e vi proponiamo uno stralcio: "E’ una favola moderna che assume i contorni della leggenda, un mistero che nemmeno l’inatteso e poco comprensibile comunicato presidenziale di domenica è riuscito a risolvere. Ma De Laurentiis questo Matador lo rivuole oppure no? I tifosi ancora sperano nel colpo di scena finale, soluzione quasi mai verificatasi negli affari di un club che ha dimostrato di avere tempi lunghissimi anche per firmare il contratto con l’Enel [...] E’ plausibile che don Aurelio 2 conti in tasca se li sia fatti, rendendosi conto che economicamente si può. Cavani ha 29 anni ed un contratto da 9,5 milioni a stagione fino al 2018, con la previsione quasi certa che il club parigino non glielo rinnoverà. Venderlo adesso potrebbe essere un vantaggio soprattutto per i titolari di un cartellino, il Psg, che l’anno prossimo potrebbe valere quasi zero. Mettiamo che De Laurentiis decida di passare ai fatti, proponendo ad Al Khelaifi la somma di 30/35 milioni di euro, l’idea sarebbe contabilmente ottima, ma tecnicamente impercorribile in assenza di un’alternativa al Matador. Poi, lo stipendio. Cavani nei prossimi 2 anni guadagnerà 19 milioni di euro, poi basta. A Napoli potrebbe allungare la sua carriera di altri 2 anni, “spalmando” l’attuale contratto con un quadriennio arricchito anche dai diritti di immagine. Totale: 30 milioni per il cartellino (con ammortamento a bilancio) e 5 milioni a stagione per 4 anni. Si attende di sapere con certezza quanti e quali passi sono stati fatti da Napoli a Parigi. Ma il tempo è tiranno e 2 giorni alla chiusura del mercato sono pochi per immaginare il gran finale. Bisognava muoversi con un po’ di coraggio e più rapidamente quando (a fine aprile) si era già consapevoli della volontà pipitiana di andarsene e del Napoli di fare poco (o niente) per farlo restare".